Storia e Politica 3/2022

Storia e Politica

rivista quadrimestrale: XIV, 3, 2022

ISSN : 2037-0520
 

Ricerche/Articles 

 

Franco Savarino

Instituto Nacional de Antropología e Historia (México) – ORCID: 0000-0003-4523-804X

¿ORIENTALISMO EN OCCIDENTE? MIRADAS ITALIANAS SOBRE CULTURA E IDENTIDAD MEXICANA, 1913-1931

(ORIENTALISMO IN OCCIDENTE? PROSPETTIVE ITALIANE SULLA CULTURA E L’IDENTITÀ MESSICANA, 1913-1931)

Parole chiave: Orientalismo, Messico, narrativa di viaggio, transnazionalismo, identità, sguardo italiano

L’articolo affronta la questione del rapporto centro-periferia nella prima metà del XX secolo, dalla prospettiva dello sguardo “orientalista” europeo verso la “periferia” latino-americana. Partendo dal presupposto che l’Italia fosse una “periferia” del “centro” europeo, viene presentato un percorso attraverso alcuni viaggiatori italiani che visitarono il Messico nei primi decenni del secolo, nel contesto e sullo sfondo della formazione dei regimi nazionalisti autoritari in entrambi i Paesi. Attraverso lo sguardo dei viaggiatori italiani – giornalisti e scrittori – viene esplorato l’universo delle percezioni italiane della complessa ed “esotica” realtà geografica, etnica, culturale e politica del Messico, rivelando un quadro transnazionale che presuppone intersezioni, intese, errori, simpatie e rifiuti, delineando una “alterità” in parte familiare e in parte distante e sfuggente.

(ORIENTALISM IN THE WEST? ITALIAN PERSPECTIVES ON MEXICAN CULTURE AND IDENTITY, 1913-1931)

Keywords: Orientalism, Mexico, Travel Narrative, Transnationalism, Identity, Italian Gaze 

The article addresses the issue of the center-periphery relationship in the first half of the 20th century, from the perspective of the European “orientalist” gaze towards the Latin American “periphery”. Starting from the assumption that Italy was a “periphery” of the European “center”, a tour is presented through some Italian travelers who visited Mexico in the first decades of the century, in the context and background of the formation of authoritarian nationalist regimes in both countries. Through the traveling gaze of Italians – journalists and writers – the universe of Italian perceptions of the complex and “exotic” geographic, ethnic, cultural and political reality of Mexico is explored, revealing a transnational framework that supposes intersections, understandings, mistakes, sympathies and rejections, outlining an “otherness” that is partly familiar and partly distant and elusive.

Elena Laurenzi

Università del Salento – ORCID: 0000-0001-5523-3897

FILANTROPE FEMMINISTE NELL’ITALIA DI INIZIO NOVECENTO. UN’AVANGUARDIA POCO RICONOSCIUTA

Parole chiave: Filantropia politica, femminismo pratico, Industrie Femminili Italiane, Amelia Pinkerle Rosselli.

Il contributo analizza la filantropia femminile in Italia agli inizi del XX secolo, come strategia del movimento di emancipazione italiano nella direzione del “femminismo pratico”. La parte centrale del saggio presenta un’iniziativa concreta, la cooperativa delle Industrie Femminili Italiane, e ne discute la rilevanza politica attraverso alcuni scritti di Amelia Pincherle Rosselli, membro molto attivo dell’organizzazione. Rosselli evidenzia: 1) la valenza politica dell’impresa, il cui obiettivo non era solo la promozione economica e sociale delle donne, ma anche la loro cittadinanza attiva; 2) la valorizzazione dell’artigianato tessile che è alla base del modello specifico di sviluppo e di qualità del lavoro; 3) il significato polivalente del pizzo, in ambito economico, sociale, estetico e simbolico; 4) il laboratorio come luogo in cui si sperimentavano relazioni inedite tra donne di classi diverse. In conclusione, il contributo fa riferimento a recenti ricerche che suggeriscono un nuovo approccio metodologico e storiografico, utile per inquadrare la presenza delle filantrope femministe e riconoscere il loro particolare contributo alla storia politica del XX secolo.

(FEMINIST PHILANTHROPISTS IN ITALY IN THE EARLY 1900S. A LITTLE RECOGNIZED AVANT-GARDE)

Keywords: Political Philanthropy, Practical Feminism, Industrie Femminili Italiane, Amelia Pinkerle Rosselli. 

This paper analyzes the female philanthropy in Italy at the beginnings of the XX century, as a strategy of the Italian emancipation movement in the direction of “practical feminism”. The central part of the essay presents a concrete initiative, the cooperative of the Industrie Femminili Italiane (Italian Female Industries), and discusses its political relevance through some writings by Amelia Pincherle Rosselli, a very active member of the organization. Rosselli highlights: 1) the political significance of the enterprise, whose objective was not only the economic and social promotion of women, but also their active citizenship; 2) the enhancement of textile craftsmanship that underlies specific development model and quality of work; 3) the polyvalent meaning of lace, in the economic, social, aesthetic and symbolic realms; 4) the laboratory as a place where unprecedented relationships were experienced between women of different classes. In conclusions, the paper refers to recent researches that suggest a new methodological and historiographical approach, useful for framing the presence of feminist philanthropists and recognizing their particular contribution to the political history of the twentieth century.

Alessandro Della Casa

Università degli Studi della Tuscia – ORCID: 0000-0002-3517-3222

LA VIA INTERMEDIA. IL NEW CONSERVATISM DI PETER VIERECK

Parole chiave: Viereck, conservatorismo, liberalismo, politica, America

Peter Viereck (1916-2006) è il precursore riconosciuto del movimento conservatore statunitense sviluppatosi dopo la Seconda guerra mondiale. Infatti, dal 1940 in poi, sostenne la causa di un nuovo conservatorismo, incaricato dell’attuazione delle “leggi morali assolute” classiche e cristiane e della salvaguardia della tradizione americana, basata sulle libertà civili e sui valori umanitari. Egli considerava il conservatorismo al centro dello spettro politico, tanto tra le ideologie totalitarie quanto tra lo statalismo e l’atomismo individualista. Ciò portò Viereck a scontrarsi con la destra degli anni ’50 e ’60, che lo espulse dal campo conservatore. Anche attraverso l’utilizzo di fonti inedite, il saggio si propone di ricostruire quegli eventi importanti nella storia del pensiero politico americano.

(THE MIDDLE ROAD. PETER VIERECK’S ‘NEW CONSERVATISM’)

Keywords: Viereck, conservatism, liberalism, politics, America 

Peter Viereck (1916-2006) is the acknowledged forerunner of the United States conservative movement that growed after WWII. Indeed, from 1940 onward, he made the case for a New Conservatism, charged with the implementation of classical and Christian ‘absolute moral laws’ and with the safeguard of the American tradition, based on civil liberties and humanitarian values. He considered conservatism to be at the centre of the political spectrum, between totalitarian ideologies as much as between statism and individualist atomism. This led Viereck to clash with the 1950s and 1960s right-wingers, who expelled him from the conservative camp. Also through the use of unpublished sources, this essay aims to reconstruct those noteworthy events in the history of the American political thought.

Alessio Panichi

Johns Hopkins University

Department of Modern Languages and Literatures – ORCID: 0000-0001-6230-1237

PARLANDO DI RIVOLUZIONE: NORBERTO BOBBIO E IL SUO ULTIMO CORSO DI FILOSOFIA POLITICA

Parole chiave: Bobbio, cambiamento politico, riforma, rivoluzione, socialismo.

L’articolo si concentra sul libro di Norberto Bobbio Mutamento politico e rivoluzione, pubblicato da Donzelli nel 2021, che raccoglie le trascrizioni del suo ultimo corso di filosofia politica. Più nel dettaglio, il documento si articola in due sezioni principali. La prima riguarda le osservazioni di Bobbio su come i filosofi siano passati dal rifiuto del cambiamento politico alla legittimazione della resistenza al potere. La seconda sezione riguarda il tentativo di Bobbio di ricostruire la storia dell’idea di rivoluzione, nonché il suo rapporto con il concetto affine, ma rivale, di riforma. Inoltre, il contributo si conclude facendo luce sull’opinione di Bobbio sull’alternativa riforma-rivoluzione, che occupa il centro della scena e del dibattito del XIX e XX secolo sul socialismo e sulla strategia per una trasformazione socialista della società.

(Talking About Revolution: Norberto Bobbio and His Last Course on Political Philosophy)

Keywords: Bobbio, Political Change, Reform, Revolution, Socialism. 

The paper focuses on Norberto Bobbio’s book Mutamento politico e rivoluzione, published by Donzelli in 2021, which gathers the transcripts of his last course on political philosophy. More specifically, the paper is divided into two main sections. The first section concerns Bobbio’s remarks on how philosophers shifted from rejecting political change to legitimizing resistance against power. The second section regards Bobbio’s attempt to reconstruct the history of the idea of revolution, as well as its relationship to the cognate but rival concept of reform. Furthermore, the paper concludes by shedding some light on Bobbio’s own opinion on the reform-revolution alternative, which occupies center stage in nineteenth- and twentieth-century debate on socialism and the strategy for a socialist transformation of society.

Stefania Mazzone

Università degli Studi di Catania

Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – ORCID: 0000-0003-1613-3513 

ARMANDA GUIDUCCI E LA TEORIA CRITICA DEL MARXISMO: DONNE, LAVORO, CORPI E NOMADISMO

Parole chiave: Femminismo, Differenza, Marxismo, Post-strutturalismo, Lavoro

Il divenire-donna, portato avanti dall’ipotesi post-strutturalista così come si configura nel dibattito del femminismo italiano, e non solo, degli anni Settanta, è una questione politica, filosofica, sociale, del potere e dello spazio apolitico del femminile. Armanda Guiducci attraversa i percorsi definenti e narrativi del rapporto tra natura e cultura, biologia e identità, in un processo in cui il divenire-specie incrocia il biologico come fatto sociale. In questo contesto, la produzione dell’intellettuale italiano si confronta in modo originale e critico con il marxismo ortodosso da un lato e con il femminismo della differenza, dall’altro, a partire dalla “autocreazione culturale di un corpo liberato da ogni narcisistica sedimentazione”, in un processo nomade e pluriversico di produzione e riproduzione.

(ARMANDA GUIDUCCI AND THE CRITICAL THEORY OF MARXISM:

WOMEN, WORK, BODIES AND NOMADISM)

Keywords: Feminism, Difference, Marxism, Poststructuralism, Work 

The becoming-woman, brought about by the post-structuralist hypothesis as it is configured in the debate of Italian feminism, and beyond, of the 1970s, is a political, philosophical, social issue of power and the unpolitical space of the feminine. Armanda Guiducci crosses the defining and narrative paths of the relationship between nature and culture, biology and identity, in a process in which becoming-species crosses the biological as a social fact. In this context, the production of the Italian intellectual confronts in an original and critical way with orthodox Marxism on the one hand and with the feminism of difference, on the other, starting from the “cultural self-creation of a body freed from all narcissistic sedimentations”, in a nomadic and pluriversic process of production and reproduction.

 

Studi e interpretazioni/Studies and interpretations

Francesca Russo

Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli

Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione – ORCID: 0000-0003-1748-5051 

IL LORENZINO DE’ MEDICI DI FRANCESCO MARIA PIAVE MUSICATO DA GIOVANNI PACINI

Parole chiave: tradizione politica repubblicana, Legittimità del tirannicidio, Repubblicanesimo rinascimentale fiorentino, opinione pubblica e opera; Lorenzino de’ Medici.

Lo scopo principale di questo saggio è quello di analizzare criticamente il contributo fornito alla formazione dell’opinione pubblica favorevole alla causa dell’unità della nazione italiana da un’opera di Francesco Maria Piave, Lorenzino de’ Medici, musicata da Giovanni Pacini, scritto per essere rappresentato al teatro “La Fenice” di Venezia nel Carnevale del 1844. Piave era uno dei librettisti preferiti di Giuseppe Verdi, che aveva mostrato interesse per questo testo, ma non aveva potuto completare l’opera per motivi anche politici censura. Il significato politico anti-tirannico e filo-repubblicano di Lorenzino de’ Medici può essere visto nel contesto dell’opera, che fa emergere la speranza del popolo italiano di vedere presto la libertà della nazione.

(THE LORENZINO DE’ MEDICI BY FRANCESCO MARIA PIAVE SET TO MUSIC BY GIOVANNI PACINI)

Keywords: Republican political tradition; Legitimacy of tyrannicide; Florentine Renaissance republicanism; Public opinion and opera; Lorenzino de’ Medici. 

The main purpose of this essay is to critically analyse the contribution made to the formation of public opinion in favour of the cause of the unity of the Italian nation by a work by Francesco Maria Piave, Lorenzino de’ Medici, set to music by Giovanni Pacini, written to be performed at the “La Fenice” theatre in Venice in the Carnival of 1844. Piave was one of Giuseppe Verdi’s favourite librettists, who had shown interest in this text, but had not been able to complete the work for reasons including political censorship. The anti-Tyrannical and pro-Republican political significance of Lorenzino de’ Medici can be seen in the context of the opera, which brings out the hope of the Italian people to soon see the freedom of the nation.

Melissa Giannetta

Università degli Studi di Salerno

Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale – ORCID: 0000-0002-3836-5721 

JEAN BODIN, INTERPRETE STORICO E POLITICO DELLA PROFEZIA DI DANIELE

Parole chiave: Bodin, profezia, Stato, filosofia della storia, le quattro monarchie, Traslatio imperii.

Nel secondo e nel settimo capitolo del libro di Daniele c’è una profezia sulle sorti della politica: è la profezia delle quattro monarchie. Secondo la tradizione cristiana, delinea la storia del mondo dai tempi di Daniele fino alla fine. Gli storici della Riforma del XVI secolo inseriscono il tema della traslazione dell’impero in questo quadruplice schema perché leggono il Sacro Romano Impero come una naturale continuazione della quarta monarchia, l’Impero Romano. Jean Bodin come storico rifiutò questa interpretazione “imperiale” delle quattro monarchie di Daniele. La sua confutazione si trasforma in una visione della storia dello Stato che si concentra sul concetto di progresso libero da un quadro teologico.

(JEAN BODIN, HISTORICAL AND POLITICAL INTERPRETER OF THE PROPHECY OF DANIEL)

Keywords: Bodin, Prophecy, State, Philosophy of history, The four monarchies, Traslatio imperii. 

In the second and the seventh chapters of the book of Daniel, there is a prophecy on the fate of politics: it is the prophecy of the four monarchies. According to Christian tradition, it outlines the history of the world from Daniel’s time to the end. The Reformation historians of the sixteenth century embedded the theme of translation of empire in this fourfold scheme because they read the Holy Roman Empire as a natural continuation of the fourth monarchy, the Roman Empire. Jean Bodin as a historian refused this “imperial” interpretation of the four monarchies of Daniel. His refutation turns into a view of the State’s history that focuses on the concept of progress free from a theological framework.

Cronache e notizie/Chronicles and news 

Alessandro Dividus

Università di Pisa

Dipartimento di Scienze Politiche – ORCID: 0000-0003-4481-7939 

GIUSEPPE MAZZINI: “LA PATRIA È LA CASA DELL’UOMO, NON DELLO SCHIAVO”. ORIGINE E SVILUPPI DI UN’IDEA DI PATRIA FONDATA SULLA LIBERTÀ – Convegno Internazionale in occasione del 150° anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, Genova 10-11 giugno 2022

(GIUSEPPE MAZZINI: “THE HOMELAND IS THE HOUSE OF MAN, NOT OF THE SLAVE”. ORIGIN AND DEVELOPMENTS OF AN IDEA OF HOMELAND BASED ON FREEDOM – International Conference commemorating the 150th anniversary of the death of Giuseppe Mazzini, Genoa 10-11 June 2022)

 Anna Di Bello

Università Suor Orsola Benincasa – Napoli – ORCID: 0000-0003-3513-4001 

RETHINKING LIBERAL EUROPE: IDEAS OF EUROPE AND NOTIONS OF FREEDOM BETWEEN 1848 AND 1945. XIII ANNUAL CONFERENCE OF THE RESEARCH NETWORK ON THE HISTORY OF THE IDEA OF EUROPE – INTERNATIONAL CONFERENCE (Turin 29-30 June – 1 July 2022)