Descrizione
Il tema trattato in questo saggio, che riproduce l’intervento tenuto nel maggio del 2017 al Convegno di Assisi Pax International presso l’Università degli Studi di Bari, non si presta ad una facile interpretazione. Nell’etica cristiana, l’unica vera fonte di ricchezza materiale legittimata è quella prodotta dal lavoro nelle sue molteplici espressioni e manifestazioni. Eppure il rapporto lavoro-ricchezza, per come si è andato sviluppando nel corso dei secoli, e ancora più nell’economia moderna, industriale e post-industriale, presenta non pochi elementi di conflittualità e di complessità per la distanza che si è venuta a determinare tra i due soggetti del rapporto. La costruzione di un sentiero di pace nelle crisi del terzo millennio e la ricostruzione di uno spazio, umano, sociale, giuridico, nel quale riavvicinare l’etica del lavoro ad una concezione della ricchezza intesa non come appropriazione di pochi ma come condivisione di attività, interessi e ruoli nei quali sia assicurato un giusto riconoscimento al fattore lavoro, richiede una vera “rivoluzione etica, culturale e politica” ancora prima che economica.