Descrizione
Fabrizio Coscia (Napoli, 1967) è docente, editorialista e critico teatrale del quotidiano «Il Mattino». Ha pubblicato la raccolta di saggi narrativi Soli eravamo e altre storie (ad est dell’equatore, 2015, tradotta in tedesco), La bellezza che resta (Melville Edizioni, 2017, finalista premio Brancati), Dipingere l’invisibile. Sulle tracce di Francis Bacon (Sillabe, 2018), I sentieri delle Ninfe. Nei dintorni del discorso amoroso (Exòrma, 2019), Lo scrivano di Nietzsche (Mattioli 1885, 2019). Per questa collana, che dirige, è autore del volume Nella notte il cane (2021).
Che cosa accomuna i protagonisti di questo libro, gli scrittori David Foster Wallace, Cesare Pavese e Virginia Woolf, il pittore Mark Rothko, la fotografa Francesca Woodman, l’attrice Marilyn Monroe? Sono, insieme ad altri artisti che il lettore incontrerà, donne e uomini che hanno scelto di concludere la loro esistenza volontariamente e il cui suicidio, ancora oggi, provoca una particolare risonanza emotiva, ponendo un sigillo di verità alla propria opera. Sono donne e uomini che con i loro libri, quadri, film, brani musicali, ci hanno regalato un’idea e una forma nuove di bellezza, un modo divergente di abitare il mondo. Eppure noi che ne beneficiamo, spesso ignoriamo il costo di un tale dono, il baratro di dolore e solitudine che esso implica. I brevi ritratti qui raccolti, realizzati sempre di scorcio, da una prospettiva a volte insolita, sono un tentativo di interrogare questo baratro, per scoprire che riguarda anche la vita di tutti noi, con i suoi pieni e i suoi vuoti, le luci e le ombre, gli azzardi e le perdite.