Libertà e Autorità – I

11.40

Autore: Vincenzo Caputi Jambrenghi
Collana: Fuori collana
Anno: 2021
Pagine: XXXVIII-112

Disponibile

ISBN: 979-12-5976-194-1 COD: 979-12-5976-194-1 Categorie: , Tag:

Descrizione

Libertà e autorità (rileggendo Capograssi) è premessa necessaria per affrontare oggi i problemi della libertà che deve caratterizzare l’ordinamento giuridico in ogni sua espressione. Il giurista insigne, al secolo filosofo del diritto, dimostra che l’autorità è già nell’individuo che nella sua coscienza supera il male, cioè un processo di vita legato all’empiria e all’egoismo del proprio benessere, coltivando nel suo spirito la volontà profonda della verità e della libertà. L’impegno verso le necessità degli altri è atto di amore alla base della società di individui portatori di autorità, che fondano lo Stato e le altre Istituzioni orientandoli verso scelte sociali dettate da libertà e verità. Capograssi, diversamente da Maritain e dal giusnaturalismo, insegna a credere nell’uomo che riveli il suo spirito e costruisca l’autorità che serve alla libertà. Deve l’autorità tendere, mediante lo Stato, ad una realtà superiore alla mera lotta economica nella quale l’uomo non cerca, nell’uomo, l’uomo, ma la sua utilità; viceversa nella società giuridica formata dall’autorità l’uomo cerca l’altro uomo per la sua umanità, per il bene dell’uno e dell’altro, il bene comune: autorità è autore, creazione di un nuovo valore nel mondo umano, comunicazione della verità, pienezza di libertà. Il diritto vive per servire alla vita delle persone che formano – e devono garantire – la società tra pari, organismo esponenziale dell’autorità che è in ciascun individuo. Nella pluralità degli ordinamenti giuridici, in particolare in quello, derivato, di diritto amministrativo, l’autorità appare protagonista. Ma spetta al giurista garantire il circolo virtuoso che vede l’autorità dei singoli individui, portatori di libertà, rispettata dallo Stato che dalla società è stato costruito e che con le sue leggi, gli interventi, i programmi e i provvedimenti puntuali deve garantire libertà e autorità espresse dalla società che di quelle Istituzioni determina il fine, orientandone l’azione.

Vincenzo Caputi Jambrenghi è professore emerito di Diritto amministrativo dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dove ha insegnato per circa 50 anni anche Legislazione dei beni culturali e Contabilità dello Stato e degli enti pubblici. Ha diretto l’Istituto di diritto pubblico nella Facoltà di Economia e la Scuola di specializzazione in Diritto ed economia delle comunità europee per 12 anni. Ha insegnato Dir. amm. e dir. urb. nell’Università di Roma La Sapienza per sei anni; nelle Università argentine Wade e Belgrano di Buenos Aires e di Conception del Uruguay. Ha fondato la sezione pugliese della Scuola superiore della pubblica amministrazione locale per il decennio della sua attività. È autore della parte VI del vigente Codice dell’ambiente del 2006. Oltre 200 le pubblicazioni, alcune a carattere monografico, anzitutto sui beni pubblici e sui vari intrecci con le esigenze finanziarie e imprenditoriali. Ha partecipato alla redazione delle 4 edizioni di Diritto amministrativo (Monduzzi) occupandosi di Servizi sociali, Beni pubblici e di interesse pubblico ed Espropriazione per p.u. La funzione giustiziale nell’ordinamento amministrativo in certa misura è monografia del 1991 anticipatrice della fioritura degli istituti odierni (arbitrati, accordi bonari, adr, Collegio consultivo tecnico,ecc.) tendenti a superare l’esclusiva del giudice togato nella cognizione del contenzioso amministrativo. Ha coordinato, con Annamaria Angiuli, il Commentario al Codice dei beni culturali e del paesaggio. In una monografia del 1971 su Democrazia rappresentativa e costituzione materiale ha affrontato i temi che oggi riprende nello studio critico del rapporto tra libertà e autorità. Oltre 100 le sue relazioni a Convegni e Seminari. Difende in Corte di giustizia, Corte costituzionale, Consiglio di Stato e TAR, Cassazione e Corte dei conti. È componente del Comitato tecnico scientifico dell’Unione nazionale degli avvocati amministrativisti.

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