Descrizione
Un viaggio sulle tracce della tomba di Macbeth, in Scozia. Un pellegrinaggio intimo, un reportage che si trasforma in un sorprendente lyric essay, a partire da una storica messinscena della tragedia di Shakespeare realizzata dalla Compagnia dei Quattro, nella traduzione di Elio Chinol, grande anglista e nonno dell’autrice di questo libro. Rossella Pretto fa così di un’ossessione personale una interrogazione su di sé e sulla vita: il cammino che la conduce, solitaria, nella terra di Macbeth, da Glasgow all’isola di Iona, estrema propaggine scozzese, nelle Ebridi, dov’è sepolto il re sanguinario, a Inverness, porta delle Highlands e loro capitale, tra paesaggi brumosi, verdi distese e rovine archeologiche, è soprattutto una ricerca interiore, una inquieta indagine su una ferita che non si rimargina, su una colpa che ha ucciso il sonno e spinge a cercare, tra memorie familiari e fantasmi shakespeariani, il proprio posto nel mondo.
Rossella Pretto (Vicenza, 1978) poetessa, traduttrice e scrittrice, ha pubblicato il poemetto Nerotonia (Samuele Editore, 2020), ispirato al Macbeth. Con Marco Sonzogni ha curato e tradotto Memorial di Alice Oswald (Archinto, 2020) e l’edizione delle traduzioni sofoclee di Seamus Heaney (Il Convivio Editore, 2022). Ha curato inoltre La Terra desolata di T.S. Eliot nella traduzione di Elio Chinol (Interno Poesia, 2022). È presente in diverse antologie poetiche e nell’antologia di racconti curata da Filippo Tuena, L’ultimo sesso al tempo della peste (Neo Edizioni, 2020). Suoi articoli sono apparsi su «Alias-Il Manifesto», «Poesia», «L’Ottavo», «Journal of Italian Translation», «Studi Cattolici».