Descrizione
Questo libro narra l’imperfezione. La sua ineludibilità, la bellezza, il dolore che essa comporta. Nelle pratiche di vita e di impresa.
Questo libro si muove nella cornice del capitalismo industriale. Interrogando una crisi perfetta.
Questo libro risponde alla crisi dando respiro alla matrice umanistica dei saperi manageriali: propensione al confronto, al dubbio, al non dogmatismo. Tollerando l’ansia che ne deriva.
Se ne consiglia la lettura a chi sente la terribile urgenza di una economia senza economicismo. Per meglio orientare il futuro delle organizzazioni che ogni giorno abitiamo.
Se ne sconsiglia la lettura a chi abbia rinunciato al dialogo tra scienza e non scienza, tra cultura e natura. In nome di strumentali pretese di affermare certezze. Fantasticando su una possibile impresa davvero perfetta.