Descrizione
Trent’anni fa, nell’arco di cento fatidici giorni, furono uccisi in Ruanda più di 800.000 civili, in un massacro indiscriminato che ancora oggi scuote le coscienze per le sue proporzioni quantitative e le efferate modalità di svolgimento. Tra le lezioni che la comunità internazionale ha tratto dal genocidio dei tutsi in Ruanda rientra la convinzione che per spezzare il circuito autoalimentantesi della violenza di massa occorre fare i conti con la complessa trama di azioni e omissioni, abusi compiuti e violazioni subite, avvalendosi di una variegata serie di strumenti di cui sono parte integrante e sostanziale le politiche della memoria.
Costruire una memoria condivisa delle tragedie del passato rappresenta una sfida impegnativa, che richiede, oltre all’impegno costante delle istituzioni, il coinvolgimento attivo della cittadinanza, anche attraverso il ricorso a strumenti di elaborazione artistica del passato, come la letteratura e il cinema. Il volume si propone di dare conto di alcuni dei problemi sollevati da questa direttrice della giustizia di transizione, attraverso un itinerario di lettura che dalla eredità memoriale del genocidio ruandese giunge sino a quella del massacro degli armeni, passando per la memoria di altri momenti-chiave della storia novecentesca della violenza di massa: le politiche di assimilazione forzata delle popolazioni indigene in America del Nord, Australia e Nuova Zelanda e la guerra sporca combattuta dal regime di Videla contro studenti e studentesse inermi, colpevoli solo di voler lottare per un futuro migliore. E ciò nella convinzione che continuare a ricordare le tragedie del passato sia l’unico modo per evitare che esse tornino, prima o poi, a ripetersi.
Luca Scuccimarra insegna Storia del pensiero politico presso Sapienza Università di Roma. Nella sua attività di ricerca si è occupato delle costellazioni concettuali della democrazia rappresentativa e del pensiero internazionalistico del Novecento.
Maria Chiara Vitucci insegna Diritto internazionale presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli. I suoi interessi scientifici e le sue pubblicazioni si incentrano sui diritti umani, sulla giustizia internazionale e sul filone di Law and Film.