Descrizione
Paolo Calvosa è Professore associato di Marketing e strategia d’impresa presso il Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dove insegna anche Analisi di settore e Valutazione della strategia. I suoi principali ambiti di ricerca riguardano le strategie di localizzazione delle imprese per l’innovazione e i cluster ad alta tecnologia, i processi di convergenza digitale, l’impatto delle nuove tecnologie sulle dinamiche competitive a livello settoriale e le strategie delle imprese nei settori platform based.
Questo libro analizza, dal punto di vista economico-manageriale, l’evoluzione dei giochi e delle scommesse in Italia negli ultimi venti anni.
Questo libro approfondisce l’impatto di internet e del commercio elettronico sulle dinamiche competitive e di mercato per il settore delle scommesse sportive.
Perché questo settore in Italia è stato interessato da un profondo cambiamento del modello di regolamentazione della gestione e distribuzione delle scommesse. E ciò ha favorito una forte crescita del mercato.
Perché le scommesse on line stanno trasformando l’approccio al gioco dei consumatori italiani. Aumentando potenzialmente i rischi e gli eccessi.
Perché sono pochi gli studi che hanno affrontato questo tema nonostante il settore (e il fenomeno) sia davvero tanto rilevante.
Se ne consiglia la lettura agli studiosi di management, alle imprese, a chi sia interessato a comprendere come le nuove tecnologie internet-based stanno trasformando la struttura competitiva e le relazioni con i clienti del settore. Quindi anche a tutti gli stakeholder, decisori politici, operatori, servizi di tutela della salute pubblica, consumatori. Per individuare azioni utili e governare uno sviluppo responsabile.
Se ne sconsiglia la lettura a chi crede che non approfondire la questione dal punto di vista economico sia il modo migliore per ridurre i rischi potenziali associati a questo mondo. E, non di meno, a chi crede che sia meglio nascondere la polvere sotto il tappeto.