Descrizione
La ‘modernità’ di cui parla il titolo è nozione indubbiamente esposta alrischio della genericità o dell’anacronismo, ma è sembrata comunqueun’insegna funzionale a ribadire la dirompente novità formale del ‘realismo’ decameroniano e a riassumerne specialmente quei caratteri – schematizzando – di complessità, problematicità, apertura relativistica della rappresentazione (insistentemente illustrati, in una convergenza che forse vale la pena rivendicare, dai pur differenti e specifici tragitti interpretativi) in cui si traduce una visione dell’esistenza (nonché del valore e del compito della letteratura) che tende a disgregare gli assetti ideali della cultura teocentrica medievale.
FRANCESCO PAOLO BOTTI, allievo di Giancarlo Mazzacurati, ha insegnatoLetteratura italiana presso l’Università “Federico II” di Napoli. Oltre cheall’opera di Leopardi – campo privilegiato di un’attenzione critica testimoniata dai volumi La nobiltà del poeta (1979), Leopardi e il destino della poesia (2002) e Scritti su Leopardi (2021) – ha dedicato i suoi studi ad alcuni fra gli autori più importanti della nostra civiltà letteraria, da Petrarca a Tasso, da Parini a Svevo, da Gadda a Brancati.