Descrizione
Un’affascinante testimonianza del secolo scorso raccontata attraverso le memorie di Gabriele Paresce, diplomatico italiano e docente universitario di Storia dei Trattati.
Appartenente a una famiglia di origini aristocratiche dai tratti marcatamente europei (il padre era siciliano e la madre russa), con una profonda sensibilità verso la cultura, l’arte e l’avventura, Gabriele Paresce racconta, attraverso queste memorie, le speranze, le passioni, i travagli e le delusioni della sua epoca, a cavallo tra il ventennio fascista e il primo ventennio di democrazia repubblicana.
Una vita intensa e dinamica quella di Paresce: da Firenze a Mosca, da Londra a Mogadiscio, da El Alamein a Trieste, da Washington a Seoul. L’ingresso nel mondo diplomatico negli anni Trenta, inizialmente come addetto stampa presso l’Ambasciata italiana a Londra, gli consente di vivere da vicino esperienze e situazioni di particolare rilevanza storica. Altrettanto importanti sono le numerose testimonianze di incontri e di rapporti tenuti da Paresce con personalità di primo piano, italiane e internazionali, tra cui Mussolini, Churchill, Eden, Edda Ciano, Ezra Pound e Sforza.
Attraverso una prosa colta e raffinata, Gabriele Paresce riesce a far rivivere le immagini, le sensazioni e le atmosfere del suo tempo, un tempo in gran parte trascorso al servizio del suo Paese.
Gabriele Paresce (1900-1982) è stato un politico, un militare, uno storico e un diplomatico del XX secolo. Ha prestato servizio diplomatico a Londra e Washington ed è stato Ambasciatore d’Italia in Corea del Sud.
Giuseppe Spagnulo è docente a contratto in Storia delle Relazioni Internazionali presso l’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna e assegnista di ricerca presso l’Università “Aldo Moro” di Bari.