Descrizione
Simone Pietro Emiliani, già dottore di ricerca in Legislazione sociale europea dell’Università di Macerata, è stato ricercatore dell’Università di Milano, e successivamente dell’Università di Bari “Aldo Moro”. È attualmente professore associato di Diritto del lavoro nell’Università di Salerno. È autore di saggi in materia di diritto del lavoro, diritto sindacale e della previdenza sociale, oltre che di due monografie: La costruzione dei fatti nel processo del lavoro (Giappichelli, 2017), e Lavoro subordinato e precedenza nelle assunzioni (FrancoAngeli, 2020).
La distanza che tuttora sussiste fra il modello di Stato sociale accolto dalle costituzioni di diversi Stati membri e la dimensione sociale dell’ordinamento europeo può facilmente indurre un sentimento di sfiducia in ordine alla possibilità che tale distanza sia in un tempo più o meno prossimo colmata. Eppure, mentre i singoli Stati hanno ormai rivelato la loro incapacità di resistere alle pressioni che l’economia capitalistica globale esercita sui loro sistemi di sicurezza sociale, la legislazione sociale europea ha mostrato di possedere una particolare ‘resilienza giuridica’, come di recente è accaduto in relazione al lavoro tramite agenzia. Tale aspetto potrebbe quindi far apparire l’ordinamento europeo un terreno fertile per la ‘lotta’ per la protezione dei diritti sociali. Ciò anche perché fin dalla sua nascita tale ordinamento ha condiviso con gli Stati membri il fondamentale riconoscimento della condizione di precarietà, e quindi di fragilità, connessa con il disequilibrio che caratterizza il rapporto di lavoro.





