La funzione amministrativa di tutela della biodiversità nella prospettiva dello sviluppo sostenibile

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N. Pagine: 518
Collana: Percorsi di diritto amministrativo – Monografie
Anno di pubblicazione: 2022
Materia: Diritto amministrativo

 

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ISBN: 979-12-5976-388-4 COD: 979-12-5976-388-4 Categorie: , Tag:

Descrizione

La ricerca, nel ricostruire la cornice normativa che l’ordinamento giuridico multilivello ha finora predisposto per tutelare la biodiversità, offre una lettura critica della funzione amministrativa che l’ordinamento italiano ha progressivamente attribuito alle pubbliche Amministrazioni nazionali per la tutela di specie, geni ed ecosistemi e della loro diversità.

Nella stagione di transizione ecologica che viviamo e alla luce della recente riforma dell’art. 9 della Costituzione, la ricerca intende verificare se si possa utilmente prospettare una ricostruzione unificante di tale funzione amministrativa, che tenga conto dei suoi elementi essenziali e della sua capacità di effettiva incisione sulle situazioni giuridiche soggettive dei privati o, in altre parole, di conformazione dei rapporti tra Amministrazioni e cittadini (e imprese).

L’indagine prende quindi in esame il novero dei poteri amministrativi attribuiti dall’ordinamento alle Amministrazioni nazionali e degli strumenti (anche innovativi) per l’esercizio di tali poteri di regolazione, autorizzazione, sovvenzione e sanzione. La ricostruzione critica unitaria di tale funzione amministrativa consente di mettere in luce le notevoli potenzialità – spesso non pienamente attuate – di tutela e di public enforcement derivanti dall’esercizio coordinato dei diversi poteri attribuiti alle pubbliche Amministrazioni.

Lo studio ha anche l’obiettivo di verificare l’incidenza del principio dello sviluppo sostenibile sull’esercizio di tale funzione amministrativa di tutela della biodiversità, nell’evidente esigenza di contemperamento degli interessi pubblici di protezione degli organismi viventi e della loro variabilità con i molteplici e talvolta non coincidenti (o contrapposti) interessi pubblici e privati egualmente garantiti dall’ordinamento costituzionale.

Anna Maria Chiariello (Napoli, 1991) è dottore di ricerca in Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Ha svolto un periodo di ricerca presso la London School of Economics and Political Science. Partecipa al gruppo di ricerca GEDA (Grupo de estudos em Direito Administrativo) della Universidade Católica de Pernambuco, Brasile, ed è titolare di un contributo di ricerca in European Administrative Law presso la LUISS G. Carli di Roma. È autrice di varie pubblicazioni in materia di Diritto Amministrativo. In relazione alla medesima materia, ha svolto numerose attività di docenza, partecipa a comitati editoriali di Riviste scientifiche e ha partecipato, in qualità di relatrice, a diversi convegni di carattere scientifico.

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