Il principio di complementarità della Corte penale internazionale e il processo di adattamento degli ordinamenti interni

10.0016.00

Formato: Ebook
N. Pagine: 248
Collana: Ordine Internazionale e Diritti Umani – Monografie
Anno di pubblicazione: 2016
Materia: Diritto penale
ISBN: 978-88-6342-881-0 COD: 978-88-6342-881-0 Categorie: , , Tag:

Descrizione

Il principio di complementarità e il processo di adattamento degli ordinamenti interni alla parte di diritto sostanziale dello Statuto di Roma costituiscono due elementi essenziali e reciprocamente interconnessi della complessa architettura che regge il funzionamento della Corte penale internazionale. Se da un lato, infatti, l’esistenza di una legislazione idonea a proseguire i crimini statutari a livello interno appare essere un elemento fondamentale per rendere effettivamente operativa la natura complementare della Corte penale internazionale, dall’altro, il modo in cui il principio di complementarità viene da quest’ultima interpretato sembra poter influire in maniera sostanziale sia sulle modalità attraverso cui gli Stati danno attuazione nel proprio ordinamento interno alle prescrizioni statutarie sia sulle dinamiche che influiscono sulla decisione degli Stati di recepire o meno tali prescrizioni.

Il Volume analizza in maniera comprensiva il rapporto tra il principio di complementarità e il processo di adattamento degli ordinamenti interni alle prescrizioni di diritto penale sostanziale contenute nello Statuto di Roma. Accanto all’analisi teorica sulle possibili connessioni tra complementarità e adattamento, la puntuale ricognizione della prassi statale e della Corte penale internazionale costituisce un elemento caratteristico e qualificante la presente indagine la quale, alla voluminosa letteratura esistente in materia, affianca un lavoro di ricerca essenzialmente orientato allo studio della giurisprudenza e delle fonti primarie. Mediante una ricognizione di quelli che sono i modelli, in senso formale e sostanziale, più utilizzati per la repressione penale dei crimini statutari dai 124 Stati che hanno ratificato lo Statuto di Roma, si presentano alcune considerazioni rispetto alla misura in cui il principio di complementarità ha effettivamente incentivato gli Stati a dotarsi di strumenti legislativi idonei a proseguire criminali internazionali ovvero la misura in cui esso è stato percepito come elemento di “convergenza” e “armonizzazione” delle legislazioni nazionali in materia di crimini internazionali.

Claudia Pividori è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università degli Studi di Padova, dove collabora con il Centro di Ateneo per i Diritti Umani. Dottore di ricerca in Ordine internazionale e diritti umani, Sapienza Università di Roma.

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