Descrizione
“[…] questo libro ci indica una strada: quella della governance multilivello, del ruolo di cerniera del prefetto, della collaborazione “sinergica” (così la definisce l’autore) tra amministrazioni e altri soggetti nel territorio che solo la prefettura può realizzare. Ci suggerisce dunque anche l’urgenza di adottare modelli organizzativi più agili e prensili, eliminando le sopravvivenze burocratiche ancora in atto (le carte e i passaggi inutili, li chiamavano già i riformatori senza successo di inizio Novecento); e avanza una ulteriore domanda rivolta specificamente alle scuole di formazione, a quella dei prefetti in particolare: lavorare sempre di più su un modello di funzionario dotato di quelle qualità del generalista che sono connaturate sin dal suo nascere con la figura stessa del prefetto.”
Giacomo Di Matteo è Dirigente del Ministero dell’Interno dal 2010. Attualmente è titolare dell’Ufficio Contabilità, gestione finanziaria, attività contrattuale e servizi generali presso la Prefettura-UTG di Parma dove è giunto nel 2021, dopo essere transitato dalle Prefetture di Piacenza e di Mantova. Prima dell’accesso alla dirigenza ha operato presso la Prefettura di Cremona dove dal 1985, anno di entrata in servizio, al 2009 ha operato in quasi tutti i settori, ricoprendo le diverse qualifiche del previgente ordinamento delle carriere: coadiutore-archivista, segretario amministrativo e, infine, funzionario dell’ex carriera direttiva di Ragioneria. Durante il periodo cremonese ha svolto, dal 1998 al 2003, funzioni prefettizie, tra cui anche l’incarico di Vice Capo di Gabinetto. è autore di diversi saggi su materie di interesse dell’Amministrazione dell’Interno pubblicati su riviste specializzate. è iscritto all’albo docenti della ex Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno in materia di politiche migratorie e dal 2021 è componente del Gruppo di lavoro Digitalizzazione e Riforma della Pubblica Amministrazione di CIDA.
