Descrizione
Questo libro, attraverso la lettura sociologica, tocca e interroga diversi aspetti dell’antimafia, della pace, della disobbedienza civile: giuridici, politici, economici, filosofici.
Questo libro cura l’approccio transdisciplinare con il pluralismo culturale, etico, religioso, scientifico, offrendo una lettura suggestiva della nostra società.
Perché di fronte alle disuguaglianze, agli orrori dell’ambiente degradato e saccheggiato, alla crisi climatica, alle profonde ingiustizie, occorre tornare all’umanesimo disobbediente, al dovere della rivolta, alla nonviolenza: per cambiare il sistema economico e politico e favorire la partecipazione attiva.
Perché la solitudine delle minoranze non deve scoraggiare.
Perché le minoranze possono aver ragione e le maggioranze torto. E ubbidire ai comandi della legge non sempre è un gesto buono.
Perché la storia ci ha insegnato che i grandi cambiamenti non partono mai dall’alto, ma dal basso. E la scelta dei profeti, dei sognatori, dei martiri, il coraggio, la determinazione e la responsabilità di alcuni diventano poi seme, coscienza collettiva diffusa e prospettive alari.
Se ne consiglia la lettura a chi non si arrende ed è alla ricerca della rivoluzione rimossa; a chi crede che ci sono casi in cui non solo è giusto, ma fondamentale, mettere in discussione le leggi: per la democrazia; per affermare umanità e fraternità.
Se ne sconsiglia la lettura a chi è indifferente, rassegnato, passivo. A chi crede nella prevalenza di un solo valore e di un solo principio. Non nella salvaguardia dei più.