Descrizione
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Marco Macchia è professore associato di Diritto amministrativo nell’Università di Roma “Tor Vergata”, ha ottenuto l’abilitazione come professore ordinario. Insegna European Administrative Law nel corso di Giurisprudenza alla Luiss Guido Carli. Dirige l’Osservatorio per la transizione digitale presso la Fondazione Leonardo Civiltà delle Macchine. Componente del Comitato direttivo dell’Istituto per le ricerche sulle pubbliche amministrazioni (IRPA). È direttore del Master di II livello in “La disciplina dei contratti pubblici” presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha pubblicato le monografie Legalità amministrativa e violazione dei diritti non statali (Milano, Giuffré, 2012), Integrazione amministrativa e unione bancaria (Torino, Giappichelli, 2018), collaborato al volume I principi dell’amministrazione europea (Torino, Giappichelli, 2017) e curato Le società a partecipazione statale (Napoli, Editoriale scientifica, 2015), Quando lo Stato fa causa allo Stato. La legittimazione attiva delle pubbliche amministrazioni (Napoli, Editoriale scientifica, 2019), nonché le tre edizioni di Global Administrative Law: The Casebook (Rome-New York, IILJ, 2012). È autore di numerosi articoli sui temi del diritto pubblico.
La pandemia sembra aver acuito un processo di transizione istituzionale già in atto, da un assetto ordinamentale ormai incapace di governare la vita sociale verso un nuovo ordine tuttora in uno stato embrionale. All’interno di esso – sebbene non pienamente formato – qual è il ruolo riservato al Parlamento nell’equilibrio dei pubblici poteri, e nella dialettica in particolare con l’esecutivo? Prospettando un articolato itinerario di ricerca, il volume è dedicato ai temi della scelta dell’assetto bicamerale in Costituente, dell’enigma del mandato imperativo, degli arcani delle leggi-provvedimento, dell’istituzione dell’Ufficio parlamentare di bilancio, della governance dell’emergenza sanitaria. Temi dissimili, ma tutti annodati da un unico filo conduttore: il rischio di una svalutazione della funzione parlamentare. L’idea è dare significato concreto alle forme attuali della prassi applicativa per ragionare “nel concreto” di democrazia rappresentativa, spostandosi dal piano dei principi al piano dell’effettività.