Descrizione
Le crisi – politico-istituzionale ed economico-finanziaria – hanno messo in discussione il rapporto tra autorità sovranazionali, Stato, società e mercato.
Di conseguenza, in questa fase di trasformazione strutturale, è stata avvertita l’esigenza di ridefinire le dimensioni e i paradigmi operativi del settore pubblico.
Il legame tra imprese, burocrazia, e competitività ha assunto, infatti, un ruolo cruciale, al punto tale da accomunare le recenti riforme avvenute in Italia, in Francia e in Spagna e da indurre il nostro legislatore a intervenire nuovamente (anche) sul binomio autorità/libertà, sul sistema dei controlli e dell’avvio delle attività economico-private.
L’oggetto della ricerca riguarda, in particolare, la segnalazione certificata di inizio attività (s.c.i.a.), quale modello che circoscrive il potere amministrativo di intervento (ex post) entro una “parentesi puntualmente delimitata nei modi e nei tempi”, nel quadro dei principi di semplificazione e di liberalizzazione ispiratori della l. 7 agosto 2015, n. 124 (“riforma Madia”).
L’obiettivo è quello di verificare se la nuova disciplina ha realizzato un “nuovo corso” nei rapporti tra operatori economici e p.A. o se, in antitesi con le intenzioni del legislatore, la s.c.i.a. continua a essere un istituto fonte di complicazioni.