Descrizione
Nell’ambito del fenomeno delle migrazioni internazionali un rilievo del tutto particolare assumono oggigiorno i movimenti migratori legati a fattori ambientali. La portata, la frequenza e la varietà delle catastrofi ambientali molto spesso si traducono in vere e proprie emergenze umanitarie. Il degrado ambientale causato dai cambiamenti climatici è all’origine di disastri naturali a rapida e lenta insorgenza che rendono difficile (se non addirittura impossibile) la sopravvivenza nei territori colpiti, al punto che sono sempre più numerosi gli individui costretti ad abbandonare il proprio Paese di origine.
Ciò comporta la necessità di prendere in esame la nuova figura di migrante ambientale per il quale, allo stato attuale, l’ordinamento internazionale non prevede alcuna forma di tutela specifica.
Nella trattazione della tematica delle migrazioni forzate legate ai cambiamenti climatici si è ritenuto opportuno effettuare un’indagine con riferimento a quelli che si considerano i due aspetti fondamentali della questione: le problematiche sollevate dal diritto internazionale dell’ambiente in materia di protezione del clima e le possibili forme di tutela dei migranti ambientali.
Francesca Perrini è Ricercatrice di Diritto Internazionale, titolare di insegnamenti di Diritto internazionale e di Diritto internazionale dell’economia, presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università degli Studi di Messina. È membro del collegio del Dottorato di ricerca in “Diritto pubblico, comparato e internazionale” della Sapienza, Università di Roma. Collabora all’Osservatorio “L’Italia e la CEDU” della Rivista Ordine internazionale e diritti umani. È autrice di numerose pubblicazioni concernenti varie tematiche di diritto internazionale.