Descrizione
“Se VM sta alla coppia come un’entità – la vedova – che rompe la rigida circolarità del due nutrendosi della sua assenza, allo stesso modo l’arte per VM smette di essere una pratica attraversata dal desiderio di risarcire e rimarginare una smagliatura iniziale, di porsi sistematicamente contro ogni perdita, per riconoscere nella mancanza – di uno stile definito, di un’identità certa, di una possibile ipotesi risarcitoria – il territorio primario di un’elaborazione estetica dell’esistente, del già fatto del già visto: la matrice di una consapevolezza acquisita, a monte del progetto e dell’operare artistico, di ’una pienezza perduta’”.
Il libro vedovamazzei, pubblicato in occasione dell’omonima mostra allestita negli spazi della Certosa di S. Giacomo di Capri nel settembre 2015, è il primo numero della collana Quaderni de il Rosaio pubblicati dall’Editoriale Scientifica con cui l’Associazione Il Rosaio intende accompagnare la propria attività espositiva iniziata con la mostra Tracce dell’isola 1936-1956. Arti visive Cronache e Letteratura tra Capri e Anacapri (Anacapri, Museo della Casa Rossa, 2012) e proseguita con l’esposizione Prampolini, I taccuini capresi 1946-1948 (Capri, Certosa di S. Giacomo, 2013).
Il libro analizza e illustra le opere e i progetti che il duo artistico vedovamazzei (Stella Scala e Simeone Crispino) invitato dall’Associazione Il Rosaio ha appositamente realizzato per la mostra e concepito per gli spazi della Certosa.
Gianluca Riccio insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università “L’Orientale” di Napoli.