Descrizione
Dora Gambardella è professore ordinario di Sociologia generale presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, dove dal 2021 dirige il Dipartimento di Scienze Sociali. Insegna Metodologia della ricerca sociale e si occupa di esclusione sociale, pari opportunità, fenomeni di marginalità e povertà, valutazione di impatto sociale. È co-chair dell’associazione Espanet Italia, la rete italiana degli studiosi di politiche sociali.
Francesco Izzo è professore ordinario di Economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Insegna Economia digitale e Modelli di business per l’impresa sociale. Da qualche tempo i suoi interessi di ricerca sono rivolti ai processi di innovazione, in particolare nelle imprese culturali e creative, e all’imprenditorialità sociale. Dal 2017 al 2020 ha diretto il Dipartimento di Economia dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Questo libro prova a spiegare quali effetti abbia avuto su una piccola isola l’essere stata per un anno Capitale italiana della Cultura.
Questo libro dimostra perché è indispensabile, nel processo di valutazione di un progetto complesso, adottare un approccio multi-metodo.
Perché tener conto della lezione di Procida consente ad altre piccole comunità di comprendere quali siano i benefici da cogliere e quali le trappole da evitare in una strategia di sviluppo a base culturale.
Perché comprendere quale sia stata l’eredità tangibile e intangibile di un laboratorio di sperimentazione per le politiche culturali regionali consente di moltiplicare la ricchezza di un’esperienza ispirata da valori di condivisione e accoglienza.
Se ne consiglia la lettura a chi crede che la «cultura non isola» e tesse legami che durano nel tempo, alimentati dalla fiducia, capaci di generare futuro e innovazione sociale.
Se ne consiglia la lettura a chi ha compreso che «fare di una piccola isola la Capitale della Cultura è stata un’impresa ricca di implicazioni fantastiche e metaforiche», in grado di accendere l’immaginario e di trasmettere un messaggio poetico.
Se ne consiglia la lettura a chi ritiene che la cultura rafforzi capitale identitario e senso di appartenenza, cittadinanza attiva e apprendimento istituzionale: le barriere più resistenti da opporre ai rischi di deriva iperturistica.
Se ne sconsiglia la lettura a chi crede che le sole valutazioni economiche siano sufficienti a misurare l’impatto di un programma di azioni culturali.
Se ne sconsiglia la lettura a chi non crede che Procida abbia tracciato, «da piccola grande esperta di viaggi e oceani», una nuova rotta.





