Descrizione
Il volume propone una disamina di taluni dei fattori critici che hanno determinato la scomparsa di quella che fu la banca più antica al mondo: il Banco di Napoli. Adottando un approccio storiografico, l’obiettivo della ricerca è comprendere se l’intervento definito di “salvataggio” del Banco di Napoli sia stato eseguito in maniera tale da tutelare effettivamente l’Istituto Napoletano, i suoi azionisti e i suoi creditori oppure altri attori che hanno partecipato all’operazione. Particolare attenzione, così, si dedica all’interpretazione del complesso impianto normativo-regolamentare messo in campo per risanare, ristrutturare e privatizzare il Banco di Napoli, nonché all’analisi dei bilanci delle società coinvolte, tra cui quelli relativi alla Società per la Gestione di Attività – SGA. Parimenti, lo studio analizza criticamente le articolate ed innovative operazioni finanziarie su cui si è basato l’intervento di salvataggio. Il manoscritto, quindi, riporta diversi punti di vista di giuristi, aziendalisti ed economisti intorno ai presupposti sui quali possono essere accampati i diritti dei vecchi azionisti del Banco, tra cui la Fondazione Banco di Napoli, e sull’importo a valle dell’intera procedura.
Andrea Rey è Ricercatore di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dove attualmente è titolare dell’insegnamento di Valutazione delle startup e delle imprese innovative.