Descrizione

Napoli. In questo libro diviene quasi un laboratorio della nostra tormentata modernità: scontri (e altrettanto pericolosi incontri) tra politica e magistratura ne costituiscono il tema forte. Un problema attualissimo, che va ben oltre la dimensione cittadina, ma che qui assume forme peculiari.

Senza sconti né partigianerie, Labruna (autorevole giurista accademico di lungo corso, ma anche intellettuale «piripacchio») ne propone un’analisi cruda, dolorosa, che mostra la decadenza, l’abbrutimento di un sistema di potere ormai logoro. Eppure, alla fine, è speranzoso: un vero atto d’amore per questa città martoriata (ma sempre «sorprendente») e per un Paese che, tra tante difficoltà, ha nella Costituzione una bussola luminosa.

Seguire la narrazione di Labruna significa ripercorrere cinque anni di vicende (invero non solo napoletane) torbide, disarmanti, anche divertenti, cogliendo frammenti di un epos antichissimo ma ancora vitale, una speciale napoletanità raccontata con verve e chiarezza. Con uno stile particolarissimo, che fonde mirabilmente i classici della letteratura, gli articoli di leggi, codici e regolamenti, spezzoni massmediologici e i detti, arcani e sapienti, della civiltà napoletana.