Persone transessuali a Cuba

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N. Pagine: 296
Collana: punto org
Anno di pubblicazione: 2019
ISBN: 978-88-9391-618-9

 

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Descrizione

Persone transessuali a Cuba affronta una convinzione cruciale in seno alla rete di ricerca internazionale puntOorg, la Fondazione Genere Identità Cultura, il centro federiciano SInAPSi e sviluppata dal CENESEX, presso il Ministero de Salud Pública della Repubblica di Cuba:

tutte le forme di discriminazione hanno la stessa origine, ma si esprimono in maniera diversa a seconda dei contesti socio-storici specifici.

Persone transessuali a Cuba evidenzia come rapporti economici di sfruttamento e processi di natura culturale riproducono e ricreano valori, percezioni, rappresentazioni, stigmi e stereotipi. Fino a rendere alcuni inferiori ad altri. Condannandoli all’esclusione.

Persone transessuali a Cuba tratta di come l’esperienza socialista abbia ereditato codici in contraddizione con spinte all’emancipazione. Proprie di un progetto rivoluzionario: nel campo della giustizia e dell’equità sociale, con benefici per donne, infanzia e gioventù.

Perché diversi studi testimoniano che l’iniquità continua a riprodursi in contesti associati al colore della pelle, alla condizione femminile, alle generazioni e ai territori di residenza. Ma anche agli orientamenti sessuali e al pluralismo di genere, questione cruciale: da affrontare e da risolvere.

Perché il potere ermeneutico delle differenze è come Hermes, messaggero degli dèi che fa da tramite tra questi e gli uomini. È da Hermes che si afferma il linguaggio, quindi la scrittura, gesto distintivo dell’animale umano, in grado di ridurre in finito l’infinito del pensiero e dei pensieri.

Perché in assenza di fine e di fini, di pareti e di contenitori, pensare è impossibile; mentre in presenza di muri, embarghi e staccionate, di fili spinati, è solo più difficile. Fino a rendere l’ermeneia una elocutio: per fare comprendere, con l’approccio della antropologia delle organizzazioni caro a puntOorg, che le esperienze delle persone trans*, come narrate da Mariela Castro Espín in questo libro, gettano un ponte che unisce al di qua con al di là del bloqueo.

Se ne consiglia la lettura a chi abbia sinceramente superato il pensiero dualista che storicamente ha caratterizzato la cultura occidentale: mente-corpo, natura-cultura, soggetto-oggetto, biologico-sociale. Ma anche uomo-donna, maschile-femminile, sesso-genere. Approccio resistente al cambiamento e ostacolo alle aspirazioni di emancipazione delle persone con identità che non coincidono con le normative del binarismo.

Se ne sconsiglia la lettura a chi non abbia voglia di affacciarsi al di qua: a Cuba, che dalla vittoria della Rivoluzione (1959), ha mostrato la volontà politica di prendere a cuore le discriminazioni, traducendosi in azioni d’inclusione organizzativa, filtrate attraverso il cristallino della ideologia: Weltanschauung, sguardo sul mondo, sistema di valori, senso di sé e dell’altro, significati della convivenza. Quindi assunzione di responsabilità, esercizio della Soggettività.