Descrizione
‘Occasioni novecentesche’ vuol dire incontri dell’autore con maestri e compagni nel cammino degli studi giuridici (gli uni e gli altri disposti a un dipresso in ordine anagrafico). Il quale cammino soprattutto si è svolto nell’ultimo quarantennio del secolo, quando taluni maestri vivevano un tramonto operoso, ed i compagni di generazione si andavano con noi maturando ed esprimendo.
‘Occasioni’, perché le pagine non sono racchiuse in un disegno, né rispondono ad uno scopo unitario, ma nascono nelle varietà di circostanze accademiche: presentazione di libri, e convegni, e commiati dall’ufficio didattico, e mesti ritorni della memoria.
Certa impronta autobiografica vi è quasi insopprimibile, ma sempre cerca (non so se trovi) tonalità discrete e zone di penombra. La cronaca di un cammino è cronaca di una vita, di lezioni ascoltate nel consenso o nel dissenso, di affinità o lontananze entro la stessa generazione. Ed, appunto, di occasioni colte e di occasioni mancate.