Descrizione
Lo studio ha ad oggetto l’istituto della nullità del provvedimento amministrativo, di cui vuole indagare la ratio, la natura e la disciplina. Muovendo dalle teorie formulate in ambito sia amministrativo sia civile, esso affronta i problemi che sono rimasti irrisolti sia sul piano teorico, sia su quello applicativo: prese le distanze dalle ricostruzioni tradizionali, è stata adottata una chiave di lettura basta sulla considerazione della funzione amministrativa come funzione dinamica di esercizio del potere, al fine di prestare la giusta attenzione non solo alla genesi dell’atto, ma anche allo svolgersi dell’attività amministrativa nel suo complesso, a partire dai presupposti dell’esercizio del potere, fino agli accadimenti giuridici o fattuali che, pur intervenendo dopo l’emanazione dell’atto, sono tuttavia suscettibili di incidere su di esso. Sono stati così sottoposti ad un esame critico i vari aspetti tradizionalmente considerati tipici della nullità, sia sul piano sostanziale (genericità della nullità, improduttività di effetti ope legis, insanabilità), sua sul piano processuale (ampia legittimazione a sindacare la nullità, imprescrittibilità dell’azione, natura dichiarativa della sentenza). In particolare, nel considerare l’aspetto della genericità di tale forma di invalidità, è stata verificata la possibilità di individuare delle fattispecie di nullità sopravvenuta, le ragioni del loro esistere e la disciplina applicabile, ricostruendo il loro inquadramento nel sistema complessivo delle nullità e la loro funzione nell’ordinamento.
Valentina Maria Sessa è stata ricercatrice di diritto amministrativo presso l’Università degli Studi ECampus. Ha conseguito l’idoneità di Professore associato nel 2015. Insegna diritto amministrativo, istituzioni di diritto pubblico, legislazione dei beni culturali e del turismo.