Descrizione
L’occasione delle prossime elezioni europee ha suggerito di analizzare e mettere in rilievo significativamente la ragion d’essere, storica e politica, nonché l’efficacia del processo di integrazione europea, al fine di porgere al lettore uno strumento in più per maturare un approccio consapevole, attento e illuminato, e pertanto libero, sulla propria appartenenza all’Unione europea.
Qui si propone una lettura delle numerose fonti del diritto dell’Unione europea, volta a sottolineare l’attenzione riservata dall’ordinamento europeo al singolo, ai suoi diritti e alle opportunità che gli sono riservate, operata alla luce dell’ideale che informa e che ha informato le scelte compiute tanti dai padri fondatori del processo di integrazione europea, quanto da coloro i quali hanno avuto il pregio e la responsabilità di plasmare lo sviluppo dell’integrazione.
Il riferimento è ai giudici e agli avvocati generali della Corte di giustizia dell’Unione europea, i quali, essendo in primis depositari dell’interpretazione delle norme del diritto dell’Unione europea, nell’ambito del dialogo con le corti nazionali instaurato attraverso il rinvio pregiudiziale, hanno saputo riconoscere un significato alle norme che restituisse centralità alla figura del singolo, ai suoi diritti e all’effettività della sua tutela.
Questo è l’insegnamento che si intende sviluppare, estendendo l’approccio che ne è sotteso anche a quelle materie che prima facie non sembrerebbero rispondere alla logica della tutela del singolo, ma che ad una lettura scientifica più attenta trovano nel suo interesse la ragione prima e ultima del loro maturare come scelte politiche, economiche e giurisdizionali.