Descrizione
Quindici anni di storia politica dell’Università italiana sono passati al setaccio per analizzare con amara ironia, ma con estremo rigore metodologico, come un groviglio di interventi normativi e regolamentari ispirati da un vento proveniente da Nord abbia creato le condizioni per un inevitabile declino delle Università del Mezzogiorno.
Artefice un percorso riformatore costruito all’insegna di meritocrazia ed efficienza declinate su realtà infondate o mal interpretate. Il tutto in nome di un liberismo anomalo nel quale i vincenti sono stati scelti a monte e il Nord si è organizzato un bel regalo – cioè un’università più grande e più bella – che ha fatto pagare quasi totalmente al Sud, così come il Vincenzo di Massimo Troisi in Scusate il ritardo fa pagare al fratello, praticamente per intero, il televisore da regalare a mammà. Con una brillante metafora, paradossale e controintuitiva, l’Autore dimostra cioè che nella recente storia universitaria italiana è stato rovesciato il principio di fraternità-equità che è alla base della sana e umana relazione ricco-povero che Troisi aveva magistralmente interpretato. Sia l’Autore – sia Adriano Giannola nella sua acuta prefazione – sottolineano l’urgenza di una tempestiva vigilanza da parte di un Parlamento finora colpevolmente disattento, al fine di porre immediato rimedio alle gravi iniquità che stanno determinando una nuova emigrazione forzata che rischia di indurre ulteriori penalizzazioni, se non un irreversibile declino, delle regioni del Mezzogiorno.
Mauro Fiorentino è stato rettore dell’Università degli studi della Basilicata. Ha svolto ricerca e insegnato presso la Louisiana State University (USA) e l’Università di Patna (India). Ricercatore eclettico, ha pubblicato lavori di grande impatto su riviste di ingegneria, geofisica, fisica ed economia. Ha assunto ruoli direttivi nella Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria. Impegnato sui temi della cultura meridionalista, è stato consigliere di amministrazione della Fondazione Francesco Saverio Nitti e del comitato promotore per la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019. Ha collaborato al Rapporto Svimez 2014 sull’economia del Mezzogiorno. È presidente del Conservatorio di Musica C. Gesualdo da Venosa di Potenza.