Descrizione

Il tema della nullità dell’atto amministrativo è da tempo dibattuto.

La riforma del 2005 non ha recato un contributo chiarificatore: lo dimostra l’equivoco di accomunare, sotto il medesimo paradigma normativo, stati invalidanti inconciliabili. La più recente riforma del processo non ha fatto di meglio: la lettera della legge vorrebbe ricondurre l’azione di nullità al genus dell’accertamento giudiziale, ma l’Autore affaccia il dubbio che una pronuncia meramente dichiarativa possa non assicurare piena soddisfazione. La ricerca si districa tra le insidie di un incoerente linguaggio normativo e collega temi sostanziali e processuali, sempre però nel solco sicuro dei principi costituzionali. Misurati e mediati sono i richiami al diritto civile, poiché troppa distanza separa le nullità del negozio giuridico dagli stati invalidanti dell’atto dell’Amministrazione; la medesima distanza che separa la filosofia dei rispettivi processi.

Francesco Vetrò (Vibo Valentia, 1968) è professore associato di diritto amministrativo all’Università del Salento, dove insegna Diritto processuale amministrativo e Diritto amministrativo europeo. È autore di numerosi saggi in materia di attività e giustizia amministrativa, contratti e servizi pubblici, edilizia e urbanistica e diritto dell’energia.