Descrizione

Con l’obiettivo di promuovere una maggiore trasparenza nei rapporti tra amministrazione e privati, il legislatore, nell’ambito di un intervento volto a contrastare il fenomeno della corruzione, ha introdotto la possibilità di concludere il procedimento amministrativo mediante l’emanazione di un provvedimento in forma semplificata in caso di manifesta irricevibilità, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza della domanda privata. La disposizione ha riacceso il dibattito sulla doverosità amministrativa e sulla sua configurabilità in concreto, invitando a una riflessione più ampia sull’impatto della novella sulla tradizionale ricostruzione del dovere di provvedere. La ricerca si concentra dapprima sulla differenza tra dovere di procedere e dovere di provvedere, al fine di indagare le fattispecie concrete in cui l’amministrazione è tenuta a riscontrare la domanda privata. La seconda parte del lavoro è, invece, dedicata allo studio del provvedimento in forma semplificata, soprattutto tramite un confronto con l’istituto processuale della sentenza breve. Segue la proposta di applicare un procedimento in forma semplificata alle domande private che appaiono ictu oculi inaccoglibili e l’esame della tutela che può essere riconosciuta a fronte del dovere di provvedere in forma semplificata.

Scilla Vernile è dottore di ricerca in Diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Milano e Docente a contratto presso l’Università Bocconi e presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali Bocconi-Pavia. Ha pubblicato diversi saggi in materia di attività e giustizia amministrativa.