Il lavoro precario e il suo diritto

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N. Pagine: 220
Collana: Università Mediterranea di Reggio Calabria. Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia – Sezione Pubblicistica – Monografie
Anno di pubblicazione: 2019
Materia: Diritto del lavoro

 

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Descrizione

Questo libro è un contributo critico dell’autore su un tema molto complesso e dibattuto, la precarietà del lavoro, ritenuta una delle cause degli squilibri interni alle nostre società. Il libro, nella prima parte, ricostruisce la nascita del “mito” della flessibilità del lavoro e passa al setaccio le principali fonti giuridiche della precarietà – il lavoro autonomo di seconda e terza generazione, i rapporti di breve durata – descrivendo la progressione dell’ordinamento giuridico verso una maggiore liberalizzazione del mercato del lavoro, obiettivo principale delle politiche del lavoro nelle passate legislature. Oggi una delle questioni al centro delle riflessioni dei giuslavoristi è la possibilità di una trasformazione ancora più avanzata, che nasce dall’impatto del platform capitalism e della gig economy, in grado di cambiare drasticamente il lavoro nelle società post-industriali mettendo in crisi le categorie e le collaudate regole del diritto del lavoro. Motivo in più, per l’autore, per indagare i presupposti culturali della trasformazione del lavoro, a cui è dedicata la seconda parte del volume, e di riconsiderare i valori fondativi del diritto del lavoro, l’uguaglianza e la solidarietà, in perenne tensione con le ragioni dell’economia di mercato. La conclusione del volume è problematica: la ricerca di un equilibrio sembra diventare sempre più difficile, la crisi globale ha distrutto la credibilità dei vecchi paradigmi e ne nascono altri, ma un nuovo diritto del lavoro non c’è ancora, anche se si intravedono le sue basi, che l’autore cerca di definire in modo propositivo.

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Peso 1 kg