Descrizione
Sergio Stammati (Roma, 1939-2018), già incaricato presso l’Università di Siena e poi ordinario di Diritto pubblico per oltre trent’anni all’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha conseguito in Diritto amministrativo, relatore il professore Massimo Severo Giannini, la laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Roma La Sapienza, intraprendendo, subito dopo, l’attività accademica con la cattedra del suo Maestro, il professore Giuseppe Guarino. Ha poi perfezionato i suoi studi in Germania, all’Università di Bochum, cominciando ad approfondire quelli che sarebbero stati i suoi temi di ricerca. Fra questi alcuni temi classici del giuspubblicista, quali i principi fondamentali, la Costituzione materiale, i diritti politici, il sistema delle fonti, la forma di governo, cui si sono affiancati, in tempi più recenti, i temi relativi ai sistemi elettorali, al principio di sussidiarietà e alle questioni della bioetica, queste ultime affrontate anche in qualità di componente del Comitato nazionale di bioetica.
A latere di questi studi, Stammati ha sempre riservato una particolare attenzione al diritto pubblico dell’economia, in specie ai temi del diritto bancario e dei rapporti tra le istituzioni pubbliche e i mercati finanziari; settore, questo, nel quale è anche stato promotore e curatore di una importante collana editoriale. Sotto la spinta di giuristi quali Minervini, Capotorti, Picone, Martorano, Di Sabato, Majello, Francesco Lucarelli, nonché di economisti come Omodeo, Graziani, Pica, ha contribuito alla nascita del Dipartimento di Diritto dell’economia della Federico II, facendo parte della relativa giunta per diversi anni.
Negli ultimi anni, insieme a Sergio Panunzio, è stato uno degli animatori di quell’interessante laboratorio sui diritti fondamentali, visti in una prospettiva europea, che si riuniva con cadenza mensile alla Luiss.