Il Codice per lo Regno delle Due Sicilie

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N. Pagine: XVIII-672
Collana: IusRegni. Collana di Storia del diritto medievale, moderno e contemporaneo
Anno di pubblicazione: 2020
Materia: Storia del diritto
ISBN: 978-88-9391-923-4

 

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Descrizione

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Il Codice per lo Regno delle Due Sicilie (diviso in cinque parti: I. Leggi civili, II. Leggi penali, III. Leggi di procedura ne’ giudizj civili, IV. Leggi di procedura ne’ giudizj penali, V. Leggi di eccezione per gli affari commercio) fu il primo codice della Restaurazione e si guadagnò l’attributo di codice eccellente nel panorama delle codificazioni dell’Italia preunitaria. Frutto dei lavori delle prestigiose commissioni nominate da Ferdinando I il 2 agosto del 1815- composte da giuristi di formazione illuministica tra i quali spiccavano Niccola Nicolini e Francesco Magliano – esso riuscì a coniugare l’indirizzo della continuità con i codici e le riforme del decennio francese, sostenuto dal ministro della giustizia Donato Tommasi, con la prospettiva di una codificazione nazionale. Il Codice portò pertanto a compimento un percorso già avviato durante il decennio francese con i lavori delle commissioni istituite da Murat nel 1810 e nel 1814. Ispirato dalle opere degli Illuministi, in particolare di Gaetano Filangieri, fino alla fine del regno borbonico il Codice riuscì ad essere un ancora di libertà in un contesto istituzionale autoritario e influenzò in modo decisivo i codici italiani preunitari.

Il presente volume prende le mosse da dal convegno internazionale A duecento anni dal Codice per lo Regno delle Due Sicilie: elaborazione, applicazione e di­mensione europea del modello codicistico borbonico (Napoli-Caserta, 4-5 ottobre 2019) e ricalca la sua impostazione di fondo con la divisione dell’opera in tre parti, corrispondenti alle tre sessioni nelle quali era diviso l’evento: Genesi e vita, relativa alla elaborazione e all’applica­zione del Codice, Destino, concernente la considerazione che il Codice ebbe in Italia e in Europa e, infine, Eredità, che indaga sulle tracce del codice borbonico nei codici italiani ed europei. Coinvolgendo in questa iniziativa editoriale non solo i partecipanti al convegno ma tutti coloro che avevano studiato o avevano in corso ricerche sul Codice, si è inteso offrire un quadro tendenzialmente completo dello stato dell’arte e delle prospettive di ricerca ancora aperte.

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