Descrizione
La sovranità moderna nasce dopo la morte del sovrano, è proprio la sovranità che gli taglia la testa, che taglia la testa all’arbitro e apre un orizzonte identitario e includente. Muovendo da questa idea centrale, il libro ricostruisce elaborazioni fondamentali della sovranità moderna, ponendo al centro la visione hegeliana della sovranità come mediazione, e analizzando criticamente, sull’opposto fronte, gli sforzi decostruttivi che sono stati operati da pensatori come Marx Nietzsche Foucault.
Ma il libro vuol fare i conti con l’attualità e la seconda parte è dedicata a un confronto con il costituzionalismo moderno, soprattutto con quegli atteggiamenti che, criticando il concetto di sovranità e di potere costituente, hanno finito con il perdere di vista la fisionomia e il significato della stessa democrazia politica. Un mondo spoglio di sovranità è anche spoglio di politica. E democrazia e sovranità hanno camminato insieme. Si immagina che distruggendo la dimora della sovranità finalmente i diritti dell’uomo possano trionfare nel mondo.
Il libro argomenta polemicamente contro questa illusione ingenuamente cosmopolita.
Ma che ne è oggi di questa idea di sovranità?
E’ finito il suo ruolo nel mondo globale dove nessun ordine sembra disegnarsi sulla scena? Quali prospettive si aprono nel tumultuoso mutamento della struttura del mondo? Nel libro ci si interroga intorno a questi problemi, e si indica qualche prospettiva possibile.
Recensioni:
Recensione nella rubrica Libri e riviste del periodico telematico Archivio storico