Descrizione
Il tema dei beni comuni è oggi tra i più dibattuti a livello internazionale e non solo tra i giuristi, ma anche tra gli economisti, i sociologi e i politologi. Benché di beni comuni si parli quantomeno dagli anni Sessanta dello scorso secolo, il tema è rimasto a lungo celato all’ombra della questione ambientale. La necessità di approntare attorno all’ambiente e alle sue componenti – i quali sono senz’altro beni comuni – nuove tutele, infatti, ha catalizzato per diversi decenni l’attenzione generale. Adesso che il diritto dell’ambiente è una realtà consolidata, tuttavia, l’attenzione è tornata a concentrarsi sulla più generale categoria dei beni comuni, dei quali urge ricostruire la nozione giuridica e la disciplina in considerazione dei richiami sempre più frequenti operati dal legislatore. Lo studio intende inserirsi in questo processo definitorio, soffermandosi a considerare il rapporto di strumentalità attuativa che lega i beni comuni allo sviluppo sostenibile. Si comprenderà in tal modo come già adesso sia possibile non solo definire giuridicamente i beni comuni, ma anche individuarne una prima disciplina generale in grado di tutelare più efficacemente i bisogni essenziali delle generazioni presenti e future, attribuendo altresì alle comunità strumenti di partecipazione ai processi decisionali utili a ravvivare la democraticità degli ordinamenti.
Calogero Miccichè (1983) è assegnista di ricerca in Diritto amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I suoi principali interessi di ricerca riguardano i beni pubblici, la tutela dell’ambiente e il diritto sanitario.