Descrizione

La vecchia talpa ha antenati illustri. Shakespeare, ad esempio, ha creato un personaggio come Amleto, che non era affatto pazzo, ma che si sarebbe finto tale per ingannare i suoi nemici. Amleto prima di assumere le sembianze del folle, avrebbe ringraziato e salutato il fantasma del padre con questa celebre esclamazione: “Ben detto vecchia talpa!”. Questo grido sarebbe piaciuto così tanto a Marx che lo fece suo per indicare una importante strategia del partito comunista: essere a lungo invisibile, per poi spuntare all’improvviso tra lo scompiglio generale. Con questo stratagemma, in Russia, nel 1917, il partito comunista guidato da Lenin avrebbe colto tutti alla sprovvista e poi travolto il vecchio mondo. Genesi, vita, morte e resurrezione del partito comunista: Marx ed Engels ne furono i progettisti, Lenin e Stalin i costruttori, Gorbaciov e Eltsin i liquidatori, ora la vecchia talpa è di nuovo in azione, ma dove? Un insieme di storie affascinanti, di enigmi e di inganni.

Renato Federici, già professore di Diritto amministrativo e Diritto minerario dell’Università di Roma “La Sapienza”, con i nostri tipi ha pubblicato: guerra o diritto? Il diritto umanitario e i conflitti armati. Affinché i cittadini non vengano alle armi, 3^a ed., 2013; Rivolte e rivoluzioni. Gli ordinamenti giuridici dello Stato e dell’anti-Stato. Sulla differenza fra strutture e sovrastrutture, 2019. Tra le sue opere precedenti: Gli interessi diffusi, Cedam, 1984; Contributo allo studio dei beni minerari, Cedam, 1996, col quale ha posto le basi per una nuova teoria delle “cose in senso giuridico”, ripresa poi in altri studi e applicata alla qualificazione delle cose di scarto, ossia ai rifiuti; A proposito di cose che non sono beni: sottosuolo e rifiuti, in Rassegna di diritto civile, 2000, p. 311 e ss.; nonché La nozione di rifiuti: una teoria, in Rivista italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2006, p. 1051 e ss.