Descrizione
Il procedimento antitrust ha caratteri che lo distinguono dai comuni procedimenti amministrativi. In bilico tra una funzione riparatrice dei comportamenti delle imprese contrari ad una corretta competizione ed una funzione sanzionatoria vicina al diritto penale, il diritto della concorrenza ha già vissuto varie stagioni dalla legge n. 287 del 1990. In questo volume si riflette, in dichiarata propensione garantista, sulle tutele del procedimento e sui diritti della difesa. Passando al vaglio questioni classiche, come il principio di legalità e tassatività dell’illecito, si attraversano gli istituti che formano il collante di questa disciplina verificandone garanzie e modelli di procedimento. Molta attenzione è riservata alla spinta del c.d. antitrust enforcement verso strumenti di regolazione in nome della varietà degli interessi da tutelare e della pressione esercitata dai poteri di mercato nel mondo digitale. Si dirà così del New Competition Tool all’italiana e del nuovo regime sulle concentrazioni sottosoglia, non mancando di sollevare dubbi sull’espansione di poteri tecnocratici che sembrano sovente orfani di un adeguato contrappeso istituzionale di sostanza democratica. Al centro delle riflessioni è anche la Corte di giustizia UE, apparsa spesso incline a dequotare le garanzie procedimentali, il che genera qualche interrogativo in più sulla dimensione costituzionale del diritto eurounitario, pur figlio delle tradizioni costituzionali degli Stati membri.
Fabio Cintioli è professore ordinario di diritto amministrativo presso l’Università degli studi internazionali di Roma (UNINT) dove insegna Diritto della concorrenza. E’ autore di volumi e altri scritti in materia di diritto amministrativo sostanziale e processuale e di diritto pubblico dell’economia. E’ Avvocato del libero Foro, in band 1 in Chambers International, ed è stato magistrato, consigliere di Stato e Segretario generale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.