Descrizione
Fra liberalismo e democrazia c’è contrasto, non pacifica convivenza, un contrasto che accompagna la storia eurocontinentale dalle origini della democrazia di massa fino al termine delle guerre mondiali. Il libro ricostruisce i passaggi fondamentali e le ragioni permanenti di questa tensione, muovendo dai fondatori della democrazia moderna, Rousseau, Tocqueville, Marx, e inseguendo il filo di questo problema in figure paradigmatiche del pensiero novecentesco.
L’ipotesi che il libro argomenta è che sia stato soprattutto il paziente lavoro dei giuristi rifondatori del Diritto pubblico europei, fra XIX e XX secolo, a ristabilire collegamenti che si andavano perdendo, contribuendo alla individuazione di istituzioni necessarie a un passaggio d’epoca di grande trasformazione.
La crisi della democrazia oggi è di nuovo al centro, sia della ricerca degli studiosi sia nel dibattito pubblico. Nell’epoca della globalizzazione molte, consolidate categorie che hanno accompagnato la sua vicenda, vanno ripensate. Tornare perciò all’origine della sua storia moderna, vuole anche rappresentare invito a una riflessione sull’attualità.