Descrizione
Nell’esercizio della funzione amministrativa, e nel processo amministrativo, l’accertamento del fatto si configura in modo peculiare, stante la rilevanza probatoria di atti e rappresentazioni documentali, che finiscono per rappresentare ‘fatti’ solo presuntivamente veri, richiedendo l’utilizzo di strumenti di prova critico-indiziaria.
Assume, così, rilievo un’indagine sullo statuto autonomo dell’indizio in ambito amministrativistico, anche al fine di individuare guide-lines che indirizzino l’interprete, sia esso l’amministrazione o il giudice, nei processi inferenziali di prova critica, per salvaguardare un margine di plausibilità all’ipotesi ricostruttiva del fatto, soprattutto in alcuni settori quali quelli della concorrenza, degli appalti pubblici e delle interdittive antimafia.
In particolare, la ricostruzione di una nozione di indizio in ambito amministrativistico ha portato ad evidenziare tratti di autonomia conseguenti alla doverosità dell’agire amministrativo, tanto da potersi ritenere rilevante un c.d. indizio ‘isolato’, a volte solo plausibile o rivelatore, altre volte addirittura tipizzato, e comunque utile ad una rilettura critica dei vizi sintomatici dell’eccesso di potere e della distinzione tra discrezionalità amministrativa e quella tecnica.
Gennaro Terracciano è professore ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”. È stato magistrato ordinario, avvocato dello Stato e magistrato amministrativo. Già Rettore della Scuola superiore dell’economia e delle finanze, ha insegnato in diverse Università ed è stato professore ordinario presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. Ha pubblicato numerosi scritti, anche monografici, e attualmente è avvocato abilitato alle giurisdizioni superiori.
Andrea Marco Colarusso è dottore di ricerca ed è stato assegnista di ricerca in Diritto amministrativo presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. È avvocato e ha pubblicato numerosi scritti in ambito amministrativistico.