Descrizione
Federico Persico, letterato, avvocato, docente universitario impegnato attivamente nelle vicende politiche e culturali napoletane a cavallo dell’Unità d’Italia, è stato l’ultimo esponente della scuola partenopea del diritto pubblico ad affermarne il primato di un indirizzo culturale autoctono. Il giurista concepisce la scienza dell’amministrazione come disciplina atta a fornire le ragioni stesse del diritto positivo. Il modello ordinamentale da lui teorizzato, di un self-government rispettoso del vertice istituzionale, risente dell’influenza vichiana e nondimeno delle dottrine hegeliane, pur filtrate da una salda coscienza religiosa. Per la denuncia di un’amministrazione accentrata senza adeguato riguardo delle specificità “naturali” di comunità e territori; ed in base alle sue originalissime proposte di una rappresentanza organica degli interessi in Parlamento, Federico Persico sarebbe stato considerato un anticipatore del sindacalismo “istituzionalizzato”, contro il sindacalismo rivoluzionario. La selezione dei suoi scritti, che attraversano un lungo periodo della storia italiana e in particolare di quella del Mezzogiorno, offre di tutto ciò sensibile testimonianza.