Descrizione
Nella storia recente, sperimentazione e ricerca musicale hanno sviluppato una crescente consapevolezza teorica delle tecniche e delle pratiche del fare musica, arrivando (in casi particolarmente significativi) ad assumere la responsabilità progettuale e costruttiva della propria tecnologia come momento decisivo del lavoro sul e nel suono. Sviluppi analoghi si sono avuti, d’altra parte, anche in altri ambiti artistici. Uno degli aspetti più emblematici della creatività contemporanea sta proprio in questo farsi carico delle condizioni e dei mezzi del proprio agire, laddove il quadro generale d’esperienza umana appare sempre più segnato da un processo totalizzante di razionalizzazione tecno-scientifica, e da dispositivi onnipresenti di mediazione e delega che mutano le comunicazioni, le percezioni, le strutture cognitive.
I saggi qui raccolti, pur nati in occasioni tra loro diverse, muovono da tale premessa comune. L’autore individua un nucleo di temi – le “tecnologie della musica” – e lo affronta rapsodicamente, con spunti di storia della musica e della tecnica, di analisi etnografica, di riflessione filosofica, di conoscenza sistemica e sonologica, e sempre disseminando il percorso di originali istanze estetico-musicali.
Decostruendo certi luoghi comuni (soprattutto sociologici) circa il rapporto tra arte e scienza, tra mezzi artistici e tecnologici, la sua proposta si pone come comprensione critica e partecipata delle condizioni storiche dell’esperienza estetica creativa.