Studio sui fondamenti della procedura penale d’impresa

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N. Pagine: VIII-160
Collana: Studi di attualità giuridiche
Anno di pubblicazione: 2012
ISBN: 978-88-6342-458-4

 

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Descrizione

Secondo quanto stabilito nel d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231, le imprese rispondono dinanzi al giudice penale, e con le forme del procedimento penale, dei delitti commessi nel loro interesse o a loro vantaggio da quanti rivestono una posizione apicale nella relativa struttura organizzativa, oppure dalle persone sottoposte alla loro direzione o vigilanza.

Tale riforma, oltre a ribaltare la regola secondo cui societas delinquere non potest, configura un’inedita “procedura penale d’impresa”, la cui architettura si discosta notevolmente dal modello tradizionale relativo alle persone fisiche. Qualificare come “procedura penale d’impresa” l’insieme delle regole che presidiano l’accertamento della responsabilità da reato dei soggetti collettivi pare essere la maniera più immediata per evocare, da un lato, che la disciplina di cui si sta parlando trova la sue sede nel procedimento penale, dinanzi ai tradizionali organi giudiziari; dall’altro, che il protagonista della vicenda processuale risulta essere non più l’individuo, bensì il complesso organizzativo più o meno strutturato, gestito alla stregua di criteri economici ed in funzione del raggiungimento di risultati anch’essi apprezzabili sul piano eminentemente economico.

Nonostante la superiorità numerica delle norme di carattere processuale contenute nel d. lgs. n. 231/2001 rispetto a quelle sostanziali, tale preminenza quantitativa non si è tradotta nella messa a punto di un quadro processuale compiuto e coerente, in quanto è proprio la parte “processuale” del d. lgs. n. 231/2001 quella che risulta più bisognosa di completamenti in sede interpretativa. Per questo il presente studio si prefigge l’obiettivo di individuare i principi generali della procedura giudiziaria nella quale si dà luogo alla ricostruzione dell’illecito dipendente da reato della societas, al fine di delineare l’orizzonte sistematico in cui calare le concrete questioni esegetiche ed applicative per trovarvi le possibili soluzioni.

Maria Lucia Di Bitonto è Professore associato di Diritto processuale penale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, dove insegna Procedura penale e Procedura penale d’impresa ed è Coordinatore dell’Osservatorio sulla legalità d’impresa, oltre che Delegato del Rettore ai rapporti con osservatori ed enti partecipati. Nella Facoltà di giurisprudenza della Luiss Guido Carli di Roma è docente di diritto dell’esecuzione penale e contitolare dell’insegnamento di Diritto e procedura penale degli enti.

Ha preso parte a varie ricerche interuniversitarie finanziate dal MIUR ed è autore di numerose pubblicazioni. Componente del Comitato di Redazione della rivista “Cassazione penale”, editorialista sui quotidiani “Il Riformista” e “Italia Oggi”, ha svolto la professione di avvocato penalista dal 1993 al 2002.

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