Le società a partecipazione statale. 2015

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N. Pagine: 160
Collana: Rapporti IRPA 2015
Anno di pubblicazione: 2015
Materia: Diritto amministrativo
ISBN: 978-88-6342-785-1

 

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Descrizione

Quali e quante sono le società a partecipazione statale? Chi ne detiene le partecipazioni? Qual è il loro oggetto sociale? Si occupano di produzione e di beni o servizi, svolgono attività d’impresa, competono sul mercato ovvero sono preposte all’esercizio di funzioni amministrative esternalizzate o di compiti meramente strumentali? Quali sono i vincoli che gravano sulla proprietà delle azioni? Quali sono i limiti derivanti dalle norme sulla spesa pubblica rispetto al regime dei compensi o ai programmi di dismissione? Qual è il ruolo della Cassa depositi e prestiti? Le partecipazioni di quest’ultima strutturalmente strategiche e le partecipazioni strumentali alla promozione dello sviluppo al sostegno dell’economia rappresentano realmente un esperimento di politica industriale?

Per rispondere a tali interrogativi, la ricerca dell’IRPA si propone di indagare l’universo per molti versi ancora ignoto e inesplorato delle società partecipate dall’amministrazione statale. Sebbene con alterne fortune, in Italia rispetto al confronto internazionale queste ultime società conservano tuttora tratti costanti. Pur essendovi frequenti annunci e misure di privatizzazione, esse rappresentano una realtà stabile, dotata di regole peculiari. Il cui quadro giuridico di riferimento è composto da una congerie di disposizioni speciali che si intrecciano con la disciplina di carattere generale contenuta nel codice civile e nella normativa sulle società quotate.

Al fine di fornire un contributo organico al dibattito, il rapporto avvia una mappatura della presenza dello Stato nell’economia muovendo dai dati e dalle informazioni disponibili. Ne emerge un ritratto in chiaroscuro in cui la crisi sembra rimescolare le carte dei sistemi economici. Le partecipazioni indirette sono in espansione, così come il loro peso in attività tipicamente imprenditoriali. Non sono poche le imprese pubbliche chiamate a confrontarsi sul mercato. Si conferma quale modello di impresa quello dei gruppi aziendali. In difetto di uno statuto unico delle società di diritto pubblico, il regime di queste raccoglie deroghe alla disciplina generale soggette a frequenti ripensamenti del legislatore. La Cassa depositi e prestiti, acquisendo partecipazioni in aziende strategiche e con un bilancio scorporato da quello dello Stato, si dimostra un efficace strumento a disposizione delle politiche industriali, al fine di recuperare quel disegno che avrebbe dovuto accompagnare la stagione delle privatizzazioni, ma che le condizioni di instabilità finanziaria dell’economia italiana posero in secondo piano.

Recensioni:

Recensione nella rubrica Libri e riviste del periodico telematico Archivio storico

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