Descrizione
Potrebbe Dio aver creato più di un mondo? E se, d’accordo con l’immaginario medievale, Egli ne ha creato uno soltanto, può tuttora crearne altri? Ed è il mondo creato il migliore possibile? Su queste e altre domande connesse alla distinzione tra potentia Dei absoluta e ordinata si cimentò a lungo la Scolastica, con importanti ripercussioni sulle concezioni del potere in ambito giuridico e politico. Dalla disputa dottrinaria tra Abelardo e Lombardo a Tommaso d’Aquino fino alle più tarde formulazioni di Jean Bodin, Alberico Gentili e Giordano Bruno, la questione della potentia Dei si impone come una delle posizioni più significative di tale dibattito, il presente volume esamina in particolare quella del filosofo nolano e ne mostra l’efficacia per la riflessione giuridica, caratterizzandosi per l’approccio originale e innovativo.
Massimiliano Traversino, nato a Napoli, è iscritto ad un dottorato in cotutela tra il Birkbeck College dell’Università di Londra e le Università di Ginevra e Trento. Allievo di Diego Quaglioni e direttore insieme ad Anton Schütz del Centre for Research in Political Theology presso la School of Law del medesimo Birkbeck Collegem svolge attualmente una ricerca dal titolo Coniugium quoddam Dei et hominis est religio, promossa dall’Institut Romand de Systématique et d’Éthique di Ginevra e dalla Fondazione Kessler di Trento. I suoi interessi si concentrano nel campo della storia del diritto, con particolare attenzione al rapporto tra le istituzioni giuridiche medievali e il pensiero teologico.