Codice dei contratti pubblici – II edizione

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Sottotitolo: Annotato articolo per articolo D. lgs. 31 marzo 2023 n.36 (aggiornato al D.lgs. 31 dicembre 2024, n.209 – “Decreto correttivo”)
Autore: Claudio Contessa, Paolo Del Vecchio
Collana: Professione Giurista
Numero: 4
Anno: 2025
Pagine: Tomo I: CCXLII-1124; Tomo II: XII-1126-1662

Disponibile

ISBN: 9791223502372 COD: 9791223502372 Categoria: Tag: ,

Descrizione

Claudio Contessa, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, già componente dell’Adunanza plenaria e già Magistrato di TAR, ha ricoperto e ricopre numerosi incarichi di diretta collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministeri e Autorità indipendenti. È autore, con il prof. Angelo Lalli, del Manuale di diritto amministrativo (2021) e, come autore o co-autore, di quindici monografie e di oltre duecento pubblicazioni, è componente del Comitato di redazione di Giurisprudenza italiana, del Comitato internazionale scientifico di AmbienteDiritto, del Comitato scientifico di Urbanistica e appalti e di altre Riviste giuridiche.

Paolo Del Vecchio, Avvocato dello Stato, attualmente è collocato fuori ruolo come vice segretario generale e capo della Direzione legale e della Direzione relazioni esterne ed istituzionali dell’ARERA. Ha diretto in precedenza il Servizio giuridico dell’AGCom e ha ricoperto altri incarichi di diretta collaborazione sia in amministrazioni centrali che regionali. Insegna Giustizia sportiva presso l’Università telematica PEGASO. Ha curato vari manuali di diritto sportivo, di giustizia sportiva, commentario al codice delle comunicazioni elettroniche, commentario al testo unico dei servizi, media e audiovisivi, commentario al codice dei contratti pubblici ed è autore di oltre cento pubblicazioni.

Questa seconda edizione del ‘Codice dei contratti pubblici annotato’ prende le mosse dall’esperienza (quanto mai fortunata) della precedente edizione, data alle stampe subito dopo l’entrata in vigore del Codice 36/2023 e ne riprende i numerosi punti forza ma mira anche a perfezionarne l’impianto di fondo alla luce del ‘Decreto correttivo’ n. 209/2024.

La riforma dei contratti pubblici del 2023-2025 vede la luce in un periodo di profonde trasformazioni di tutte le politiche pubbliche di spesa non solo in ambito italiano ma – più in generale – al livello continentale.

La revisione e razionalizzazione del quadro normativo nazionale in materia di appalti pubblici e concessioni si colloca in modo coerente nel percorso di rilancio delle economie pubbliche avviato con i PNRR nazionali a seguito della crisi pandemica e ne rappresenta uno degli strumenti più importanti.

L’Italia rappresenta, in termini assoluti, il quarto mercato europeo degli appalti pubblici, con un controvalore economico semplicemente enorme, pari ad oltre 170 miliardi di euro l’anno. Questo dato testimonia da solo l’importanza della riforma nazionale del settore degli appalti e delle concessioni e la vera e propria sfida al cambiamento sottesa alla riforma del 2023-2025.

La delega legislativa conferita al Governo nel corso del 2022 (e per il cui esercizio il Consiglio di Stato ha giocato un ruolo centrale) punta a una sorta di rivoluzione nell’approccio alla materia: mentre il D.lgs. 50 del 2016 poteva essere definito ‘il Codice dell’anticorruzione’ (rinvenendo nella lotta al malaffare il suo vero tratto unificante), al contrario il D.lgs. 36 del 2023 mira – nelle intenzioni dei suoi estensori – a porsi come ‘il Codice della fiducia’ nei confronti delle amministrazioni e degli operatori economici.

Il ‘Decreto correttivo’ del dicembre 2024, pur apportando al testo numerose modifiche, ne ha tuttavia lasciato invariata l’impostazione e – per così dire – la stessa filosofia di fondo, a partire dalla centralità riconosciuta alla disciplina sui princìpi.

Gli autorevoli studiosi e operatori che hanno contribuito alla stesura dell’Opera sono stati pienamente consapevoli di questa sfida: nell’individuazione dell’équipe che vi ha lavorato si è mirato ad assicurare la stessa ricchezza di provenienze ed esperienze che ha rappresentato il punto di forza della Commissione speciale costituita presso il Consiglio di Stato (commissione che, come è noto, si è avvalsa del contributo di Magistrati, Docenti universitari, Avvocati dello Stato e del Foro, così come di esperti provenienti da alcune fra le più autorevoli istituzioni nazionali).

L’Opera (secondo l’impostazione propria di tutti i volumi di questa Collana) si compone di una Prima Parte, contenente riflessioni di carattere generale di alcuni fra i più autorevoli studiosi della materia, e di una Seconda Parte, recante il commento ai singoli articoli, curata anch’essa dai migliori studiosi della materia.

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg