Descrizione
Francesco Saverio Nitti nacque a Melfi il 19 luglio 1868 in una famiglia con storie civili e tradizioni democratiche. Studiò a Napoli con borse di studio, laureandosi in Giurisprudenza nel 1890, con una tesi sul socialismo cattolico. Quattro anni dopo dirigeva «La Riforma Sociale. Rassegna di scienze sociali e politiche». Nove anni dopo era professore di Scienze delle finanze alla Federico II. Il suo innovativo manuale fu tradotto nel mondo. Dal 1904 esponente del Partito Radicale (di origine mazziniana), di cui fa parte sino all’avvento del fascismo, costretto all’esilio fino al 1945, alla fine prigioniero dei nazisti. Per 18 anni deputato radicale della Basilicata (eletto a Muro Lucano) per cinque legislature. Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio (governo Giolitti), ministro del Tesoro (governo Orlando), Presidente del Consiglio (e ministro dell’Interno) tra il 1919 e il 1920. Tra i protagonisti del negoziato di pace dopo la prima guerra mondiale. Oppositore al fascismo tra i più significativi tra gli esponenti liberaldemocratici, tessitore da Parigi per il ritorno della libertà in Italia. Dopo la Liberazione deputato alla Costituente, poi Senatore della Repubblica. Vasta la sua saggistica, su meridionalismo, economia e finanza pubblica, Europa, democrazia. Morì a Roma il 20 febbraio 1953.
Sessanta contributi di studiosi, esperti, rappresentanti istituzionali che nel corso degli eventi hanno aggiornato l’analisi del pensiero e dell’opera
di un grande costruttore di modernità istituzionale
e sociale, fermato dalle involuzioni dell’Italia del ’900
e ancora oggi da riscoprire per la sua modernità
di pensiero politico.
La Fondazione Francesco Saverio Nitti opera dal 2008, con sede a Melfi e con iniziative in Italia e in Europa, dedicata alla valorizzazione dello statista e all’attuazione di progetti culturali e civili sulle sue tematiche.
Per i 100 anni del governo Nitti
ha promosso (con comitato per le celebrazioni presieduto da Giuliano Amato) eventi culturali, scientifici e istituzionali, con patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri
e alla presenza del Capo dello Stato nella celebrazione centrale al Senato della Repubblica, con i materiali integralmente qui raccolti.