Descrizione
Il lavoro affronta il tema dell’esaurimento del potere e dei limiti del ricorso all’annullamento d’ufficio nel silenzio assenso, a partire dai presupposti economici, oltre che giuridici, della semplifica-zione, della certezza, del risultato, indagando il loro impatto anche sulle tecniche normative di riduzione degli oneri informativi e dei costi amministrativi. Osservate le criticità dei metodi di analisi prevalentemente quantitativi e partendo dal rilievo specifico del due process of law amministrativo nella legalità costituzionale, sono condotte riflessioni sui profili processuali legati all’esecutività dei provvedimenti del giudice, al giudicato ed all’ottemperanza e sono affrontati i temi della de-cadenza e del principio del one shot, guardando anche all’insoddisfacente assetto della posizione del privato, per alcuni aspetti eccessivamente gravato di oneri dichiarativi, per altri, all’opposto, deresponsabilizzato rispetto al rilievo dei doveri di correttezza e di buona fede. Il recupero degli spazi per l’annullamento in autotutela è l’effetto di un’interpretazione guidata dall’individuazione dell’effettiva garanzia degli interessi e della reale consistenza ed utilità delle riforme rispetto alle esigenze dello sviluppo della persona, della coesione sociale e del mercato. La soddisfazione di tali esigenze, proprio perché non conseguibile mediante un astratto e formale rispetto della legalità, può trovare risposta in un bilanciamento di interessi secondo meritevolezza che guardi a tempestività e certezza come componenti necessarie, senza farle assurgere, però, a risultato in sé atto a giustificare sempre e comunque l’attribuzione di vantaggi per la singola parte istante, come conseguenza normale del mero mancato rispetto del termine posto per l’attività amministrativa a prescindere dai requisiti di legalità della fattispecie.
Daniele D’Alessandro, dottore di ricerca in impresa, stato e mercato, è docente di seconda fascia in Diritto amministrativo incardinato presso l’Università della Calabria. Insegna diritto amministrativo, diritto urbanistico e dei contratti pubblici, legislazione dei beni culturali, diritto dell’ambiente, diritto amministrativo del terzo settore. È membro dell’associazione internazionale di ricerca Red Campus Mare Nostrum de Especialistas en Derecho Público-constitucional, che ha contribuito a fondare, ha partecipato a progetti di ricerca nazionali ed internazionali, è membro della redazione di un’accreditata rivista scientifica. Nella sua attività, oltre alla partecipazione, nel tempo, ai consigli di tre diversi dottorati di ricerca, ricopre il ruolo di responsabile in corsi di alta formazione e moduli di master presso la Scuola Superiore di Scienze delle Pubbliche Amministrazioni dell’Università della Calabria, della quale è vice direttore. Organizza e partecipa a convegni nazionali ed internazionali come responsabile scienti-fico o quale invited speaker ed è autore di numerosi saggi, alcuni esito della partecipazione a PRIN. È autore, fra gli altri lavori, di tre monografie in materia di terzo settore, sussidiarietà ed azione amministrativa, funzione amministrativa e causa negoziale, quest’ultima pubblicata in questa collana.