Descrizione
Uno spazio di realtà ancora possibile, lì dove la realtà, umanamente, accade. Che cos’è altro, infatti, un ring, se non il quadrato in cui la vita esprime la sua metafora più autentica? Il protagonista di questo libro, che è l’autore stesso, torna là dove tutto è cominciato: in una vecchia palestra di borgata dove da ragazzo è stato un pugile. E lo fa per combattere un senso di disappartenenza che lo abita da un po’ di tempo – il tempo impiegato in giro per l’Italia come autore di programmi televisivi alla scoperta del territorio nazionale – lo fa per riappropriarsi non tanto del suo passato, ma di un luogo in cui potersi ritrovare. Il ring diventa così, nelle sue nuove giornate, una sorta di tempio sacro, un posto magico e inviolabile in cui il rito permette ancora all’umano di rivelarsi, finché la comparsa di una misteriosa ragazza in palestra rompe gli equilibri, mettendo in gioco qualcosa di imprevisto. Andrea Caterini, in questo racconto denso, inesorabile, dove l’autobiografia si trasfigura in tensione conoscitiva estrema, ci mostra la dolorosa dialettica tra la scrittura e la vita, tra la mente e il corpo, alla ricerca di una breccia da attraversare, come una prova inderogabile, per avvicinarsi a una verità interiore che possa permettere una qualsiasi forma di salvezza.
Andrea Caterini (Roma, 1981), è scrittore e critico letterario. Ha pubblicato diversi romanzi, tra cui Giordano (Fazi, 2014, Premio Volponi) e Vita di un romanzo (Castelvecchi, 2018). Tra i saggi si ricordano La preghiera della letteratura (Fazi, 2016, Premio Prata per la Saggistica), Ritratti e paesaggi. Il romanzo moderno (Castelvecchi, 2019, Premio Città delle Rose per la Saggistica) e L’oblio della figura. Nella stanza di Giorgio Morandi (Sillabe, 2020). Il suo ultimo libro è Ritorno in Italia (Vallecchi, 2022). Ha introdotto numerosi autori europei dell’Ottocento e del Novecento: Henry James, Marcel Proust, Virginia Woolf, Hermann Broch, Irène Némirovsky, Joseph Roth. Ha inoltre commentato Il sogno di un uomo ridicolo di Fëdor Dostoevskij (Ianieri, 2015). Nel 2018 gli è stato assegnato il Premio Bonura per la Critica Militante Under 40. Lavora come autore Rai di programmi di viaggio.