Descrizione
Lo studio presentato in questo volume indaga, in ottica comparata, come l’affermarsi di un nuovo orizzonte valoriale, che pone al centro della gestione delle risorse idriche la loro tutela ambientale, guidi la gestione amministrativa di un bene a destinazione pubblica sempre più scarso – come l’acqua – con risvolti in merito alla considerazione problematica degli effetti che gli usi esclusivi producono sull’ambiente e sulla collettività e come ciò abbia condotto a riconsiderare il tema del valore di sottrazione del bene e di un suo doveroso uso responsabile allo scopo di tutelarne la funzionalizzazione all’interesse pubblico, nonché gli usi generali consistenti nella possibilità di usufruire di servizi ecosistemici e paesaggistici intatti a beneficio di tutti.
Laura Muzi, è assegnista di ricerca in diritto amministrativo presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha conseguito un dottorato di ricerca in “Diritto pubblico dell’economia” presso l’Università di Roma “Sapienza” e un master in “Pianificazione tributaria internazionale”, presso il medesimo Ateneo. Ha svolto periodi di ricerca all’estero presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università “von Humboldt” di Berlino (2011) e dell’Università di Zaragoza (2019).
Le sue principali aree di ricerca comprendono il diritto amministrativo europeo, comparato e dell’ambiente. Ha scritto in materia di procedimento amministrativo, diritti procedurali nell’Unione europea, servizi pubblici, agenzie europee, sussidiarietà, concessioni.