Descrizione
Il presente volume raccoglie gli atti del terzo Convegno nazionale di contabilità pubblica, frutto dell’accordo sottoscritto nel 2018 tra il dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari e il dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa. L’intento dei due dipartimenti è quello di riprendere la tradizione dei Convegni nazionali di contabilità pubblica organizzati a Perugia dal Presidente Salvatore Buscema, al quale si deve il merito di aver stimolato l’attenzione della comunità scientifica ed accademica sugli aspetti giuridici, economici e finanziari della materia, per troppo tempo riservata agli “addetti ai lavori”. In questa ottica il terzo Convegno ha affrontato il tema “Dalla emergenza sanitaria alla stabilizzazione finanziaria della sanità pubblica” con un approccio interdisciplinare e con il coinvolgimento delle istituzioni interessate al governo e al controllo della finanza pubblica (Corte costituzionale, Corte dei conti, Corte dei conti europea, Eurostat, Mef, Banca d’Italia) nel quadro dei processi in divenire che stanno segnando la materia a livello nazionale, europeo e globale. Muovendo dall’idea che la contabilità pubblica, il diritto finanziario e quello tributario presentano importanti sovrapposizioni e interdipendenze, idonee a farle definire “facce della stessa medaglia”, che investono il diritto sanitario, o meglio la sua effettività, sostenibilità e resilienza, in questo convegno l’indagine si è diretta ad analizzare il nesso tra diritto alla salute e dimensione finanziaria. Affinché, infatti, alla condizione necessaria della sana gestione finanziaria si affianchi la realizzazione effettiva di quello Stato sociale e solidale, nato dall’Assemblea costituente, è necessario che l’equilibrio tra entrate e spese, consenta il finanziamento delle prestazioni prioritarie nell’ambito sanitario, sociale e previdenziale. Passaggio, questo, che ha costituito il baricentro intorno al quale si sono sviluppate le analisi e le proposte emerse in queste due giornate di studio. Il diritto alla salute (di fatto finanziariamente condizionato nonostante le affermazioni della Corte costituzionale circa la sua incomprimibilità finanziaria), viene visto non soltanto dall’angolo di visuale della “sanità pubblica nel sistema delle garanzie costituzionali”, ma anche dall’angolo visuale delle “politiche sanitarie e modelli organizzativi a confronto”, a cui fanno da supporto da un lato “le banche dati quali informazioni necessarie per la decisione delle politiche in campo sanitario”, e dall’altro il “monitoraggio, rendicontazione e impatto sugli equilibri di finanza pubblica” nel più ampio contesto dei finanziamenti nazionali ed europei e delle relative responsabilità. Tutti aspetti che i relatori hanno cercato di declinare nel passaggio auspicabile “dall’emergenza sanitaria alla stabilizzazione finanziaria”. Percorso, tuttavia, ancora lungo da percorrere, che richiede una riforma strutturale della sanità pubblica che coniughi alla adeguatezza delle risorse finanziarie anche l’adeguatezza qualitativa e quantitativa del personale sanitario nell’ambito di una programmazione puntuale dei fabbisogni, affinché i livelli essenziali delle prestazioni in ambito sanitario siano concepiti in modo sostanziale, così da garantire l’inveramento concreto dei precetti costituzionali valorizzati dagli orientamenti più recenti della Corte costituzionale, secondo una prospettiva che presenta importanti elementi di riferimento per le altre magistrature e in particolare per i giudici di merito, che ora hanno maggiori strumenti per rispondere alle crescenti istanze della collettività di ottenere complesse e innovative prestazioni che l’avanzamento delle tecniche strumentali e scientifiche consente, con l’auspicio di una nuova stagione di politiche pubbliche a tutela ed a garanzia del nostro sistema sanitario nazionale.