Descrizione
Lo studio approfondisce la tematica delle sanzioni amministrative quale strumento posto a garanzia dell’effettività del rispetto degli interessi pubblici al buon andamento, alla trasparenza e all’effettività dell’azione amministrativa. Nella consapevolezza che il sistema sanzionatorio amministrativo possa oggi essere ricostruito solo mediante un approccio integrato tra ordinamenti multilivello, il tema è esaminato alla luce del diritto sovranazionale, europeo e internazionale e del costante dialogo tra organi giurisdizionali nazionali e sovranazionali.
Prendendo le mosse da una ricostruzione storica e dogmatica del potere sanzionatorio amministrativo, la ricerca mostra come la sanzione amministrativa sia espressione non solo di una potestà punitivo-afflittiva, ma anche di una funzione amministrativa indirizzata al perseguimento di interessi pubblici. Al riguardo, l’efficacia, l’effettività, l’efficienza, la tempestività, la trasparenza e il buon andamento dell’azione amministrativa, oltre ad essere fini verso i quali deve tendere l’azione amministrativa, rappresentano interessi pubblici procedimentali trasversali da preservare affinché le funzioni di amministrazione attiva, di vigilanza, di regolazione e di controllo in ciascun settore dell’azione amministrativa possano essere svolte in modo adeguato.
Si sostiene che tali interessi sono concretamente perseguiti dalla pubblica amministrazione anche attraverso la sanzione amministrativa pecuniaria nella misura in cui quest’ultima è lo strumento individuato dal legislatore a garanzia della effettività degli obblighi procedimentali e collaborativi posti in capo ai privati.
A tal fine, si analizza la normativa nei settori dei contratti pubblici, antitrust, dei mercati finanziari e dell’energia con l’obiettivo di offrire una ricostruzione sistematica degli obblighi procedimentali, informativi e collaborativi posti in capo ai privati e delle conseguenze della loro violazione.
Simona Terracciano (Roma, 1993) è avvocato e dottore di ricerca in Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Ha trascorso un periodo di ricerca presso il Max-Planck-Institut für ausländisches öffentliches Recht und Völkerrecht di Heidelberg. È autrice di varie pubblicazioni in materia di diritto amministrativo sostanziale e processuale e ha svolto attività di docenza nella medesima materia. Partecipa a comitati editoriale di Riviste scientifiche e a gruppi di ricerca anche internazionali.